Domenica 17 dicembre 2017 suor Innocenza Locatelli ha pronunciato il suo “Eccomi” definitivo. Era nell’infermeria della casa madre in Gandino. Il funerale sarà celebrato martedì 19 dicembre alle ore 14.30 nella chiesa di San Mauro, annessa al Convento.

Profilo biografico

Maria Locatelli (suor Innocenza) nacque a Chignolo d’Isola (Bergamo) il 25 febbraio 1928 da Alessandro ed Elisabetta Arnoldi. All’età di 20 anni, il 2 febbraio 1948, entrò nell’istituto delle Suore Orsoline di Gandino; iniziò il Noviziato il 28 agosto 1948 e il 31 agosto 1950 emise la prima professione. Sei anni dopo, completato il periodo della prima formazione, confermò la sua decisione di consacrarsi per sempre a Dio, con la professione perpetua che celebrò il 30 agosto 1956.
Il servizio che svolse per tutta la vita fu quello di cuoca. Passò in varie comunità e scuole materne. Giovane suora, subito dopo la prima professione, andò ad Arcene per un anno, nel 1950, poi a Morengo dal 1951 al 1956. Lasciò quindi il territorio bergamasco per raggiungere la comunità di Poggio alla Lastra in provincia di Forlì, dove rimase per 8 anni. Nel1964 le fu chiesto di offrire il suo servizio di cuciniera presso l’Orfanotrofio di Gandino e qui visse fino al 1975, offrendo le sue attenzioni materne a servizio delle bambine e delle ragazze orfane o comunque bisognose di assistenza.

La comunità dell’Orfanotrofio era formata, in quegli anni, da suor Fabiana Bonacina, superiora, suor Silva Panza e suor Onorina Lazzarini. Suor Innocenza ricordava molto volentieri gli anni passati con queste consorelle e con le ragazze che insieme accudivano. Nelle sue memorie ha scritto: “Facevo del mio meglio per far contenti tutti; c’era tanto da lavorare con le bambine, tenerle pulite ed ordinate, far da mangiare alle suore e a loro, accompagnare all’Asilo le bambine più piccole…

Le suore mi volevano bene. C’era molta armonia tra noi, eravamo giovani e su tante cose si sorvolava, pur di andar d’accordo. Ho ricevuto una buona formazione in quella casa: il nostro confessore era Don Francesco Ghilardi che ci guidava alla rettitudine di cuore e al miglioramento nella vita spirituale”.
Dopo aver trascorso undici anni all’Orfanotrofio, suor Innocenza fu chiamata ad una nuova destinazione: dal 1975 al 1977 visse a Padova presso l’Istituto Madre Dositea Bottani, poi un anno nel Noviziato di Scanzorosciate.
Nel 1978 ritornò a Gandino, non più nell’Orfanotrofio, bensì nella comunità di Casa madre dove continuò la sua missione prima come cuoca poi come aiuto cuoca e, una volta affidata la cucina a una ditta, proseguì il suo servizio dedicandosi alla cura del refettorio e a tanti altri piccoli servizi casalinghi. Come non ricordare la sua esile figura in continuo movimento tra la cucina e le sale da pranzo, a servizio delle consorelle della casa, dei sacerdoti, delle suore ospiti per gli esercizi spirituali o altri incontri: infaticabile e generosa, sempre presente. La si trovava o in chiesa o in refettorio…

Ora, dopo un periodo di sofferta malattia che l’ha costretta a fermarsi, la pensiamo finalmente nella luce del Signore Risorto, seduta (o forse ancora in movimento per servire?) al banchetto celeste, premio di tante fatiche, a godere quell’ intimità con Dio, che anche nel tanto lavoro, ha sempre cercato. Terminando le sue memorie scrive: “In questa casa mi sono sempre trovata bene e contenta, la mia gioia è fare molti piaceri alle sorelle. Ho sempre fatto tutto con amore per il Signore, per far piacere a Lui; spero che il Signore terrà conto di questo mio umile lavoro”.

La nostra preghiera di suffragio e di ringraziamento a Dio per il dono di questa consorella, si unisce a quella dei familiari, in particolare la sorella, il fratello, i tanti nipoti e suor Modesta Locatelli, cugina di suor Innocenza.