Il carisma educativo è stato l’orizzonte del dialogo e del confronto della giornata di sabato 21 luglio. Si sono intrecciate le esperienze nelle varie parti dell’Istituto dove la missione educativa si esprime in varie forme: scuole, centri di promozione donna, case di accoglienza, di assistenza, attenzione alle famiglie e alla donna, catechesi, pastorale parrocchiale…
Madre Raffaella ha ampiamente presentato la funzionale struttura della R.S.A. (casa di riposo), Istituto S. Giuseppe in Villa d’Adda,  con la visualizzazione del sito internet.

Si è rilevato in tutti gli interventi assembleari una straordinaria dedizione e cura per la vita e la sua crescita in ogni fase e in ogni situazione. La diminuzione delle risorse e delle vocazioni, le difficoltà di adeguarsi alla legislazione nazionale riguardo i vari settori, hanno posto numerosi interrogativi che però non scoraggiano, anzi, risvegliano il desiderio di maggior aiuto e scambio fra le varie parti della famiglia religiosa. È questa una bella sfida a vivere la profezia dell’insieme attraverso il processo di integrazione culturale.

È bello vedere come le sorelle di Eritrea ed Etiopia, ricche di giovani suore, hanno mostrato la disponibilità a lasciare il loro paese per essere inserite nei molteplici servizi di altre comunità. Vogliono così manifestare la loro gratitudine verso le sorelle missionarie italiane, che hanno portato e vissuto con tanta generosità il dono del carisma nelle loro terre. Ritengono una benedizione poter servire le sorelle anziane e ammalate presenti nella comunità a Gandino.

Molto interessante l’intervento in aula di Madre Grata Sirtoli, responsabile e coordinatrice delle adozioni a distanza, che ha offerto a tutte un panorama completo della solidarietà, rivelazione della tenerezza di Dio. Ella ha sottolineato la grande collaborazione con associazioni onlus e i tanti volontari che, con generosità e lungimiranza, sostengono le nostre missioni.

Un’attenzione particolare ha suscitato il tema della pastorale giovanile vocazionale che richiede un serio ripensamento e una nuova progettazione che tengano presenti le attuali situazioni dei giovani, alla luce anche delle riflessioni in preparazione al prossimo Sinodo dei Vescovi sui Giovani. Ciò esige conversione nella pastorale, uscendo da rigidità e schemi che non incidono più nella vita.

La giornata si è conclusa con l’adorazione eucaristica e alla celebrazione del Vespro, in preparazione alla elezione della Madre generale e del suo Consiglio.