La mattina del 28 dicembre 2017 è tornata alla casa del Padre suor Dominica Grigis. Era nell’infermeria di Gandino. Il funerale si celebrerà sabato 30 dicembre alle ore 14.30 nella chiesa di San Mauro, annessa al convento.

Profilo biografico

Antonia Grigis (suor Dominica) nacque il 20 febbraio 1923 a Miragolo, frazione di Zogno, (Bergamo) da Domenico e Lucia Gritti.
Nel 1941 entrò nell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino, dove già si erano consacrate a Dio tre sue sorelle: suor Virginia, che il Signore chiamò a se molto giovane, suor Luciana, missionaria in Eritrea, morta e sepolta in Asmara, suor Antida, ricordata per il suo costante e lungo servizio presso le case dei Padri Dehoniani, in varie città d’Italia.
Suor Dominica iniziò il cammino di noviziato il 25 marzo 1942, emise la prima professione il 31 agosto 1944 e la professione definitiva il 31 agosto 1950.
Nei primi due anni di vita religiosa fu in aiuto alla comunità dell’Orfanotrofio di Gandino, poi dal 1946 al 1970 offrì il suo servizio come guardarobiera presso l”Opera Nazionale Piccoli di Padre Beccaro” a Viggiù, in provincia di Varese. Nel frattempo, ripresi gli studi, nel 1967 conseguì il diploma di infermiera che le permise di svolgere la delicata missione di assistenza e cura a tante persone.
Nel 1970, infatti, i superiori le chiesero di far parte della comunità di suore in servizio presso l’ospedale di Casorate Primo (Pavia) dove rimase fino al 1983. Fu quindi chiamata all’ospedale di Gandino dove continuò a svolgere con tanta premura e passione il suo impegno di infermiera.
Nel 1997, chiusa la comunità dell’ospedale, offrì il suo servizio nell’infermeria della casa madre di Gandino, ancora per molti anni, finché le forze glielo consentirono.
Instancabile e sollecita nel servire, era una presenza silenziosa, mite, sempre vicina alle suore ammalate che accudiva con pazienza e attenzione, accompagnandole spiritualmente negli ultimi giorni di vita. Nei tempi liberi, il luogo da lei privilegiato era la cappella; nel colloquio con il Signore riceveva quella luce e saggezza che sapeva poi esprimere con le parole a chi la incontrava. Riceveva spesso la visita di molti gandinesi, con i quali aveva collaborato presso l’ospedale, a conferma della riconoscenza e del legame sincero che si era instaurato.
Ringraziamo il Signore per il dono di suor Dominica e per le sue sorelle che hanno contribuito a costruire un “pezzo di storia sacra della nostra famiglia religiosa”. Dal cielo intercedano per noi oggi la grazia di una fedeltà gioiosa a Dio e ai fratelli.