Elevazione musicale per Coro Voci Virili, Solisti, Organo, Armonium ed Archi a conclusione della prima parte delle iniziative per la celebrazione del Bicentenario dell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino e termine della Mostra “Remigio da Gandino. Il colore di una vita”.

Una particolare e intensa pennellata musicale nella serata della seconda domenica di Pasqua: elevazione con il Coro di Voci Virili per le iniziative che celebrano il Bicentenario di fondazione dell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino e la chiusura della mostra “Remigio da Gandino. Il colore di una vita”.

L’anno giubilare è da poco avviato, tutte le Orsoline di Gandino nelle diverse parti del mondo sono coinvolte; in contemporanea la fortunata e molto visitata mostra del pittore gandinese che ha restituito memoria e prestigio alla sua figura. Per dare colore agli eventi, sono stati posti in calendario una serie di manifestazioni anche musicali svolte nella bella Chiesa dei Santi Carlo e Mauro del Monastero benedettino.

È presente il Coro degli Amici della Musica Sacra e il Quintetto d’Archi “Prelude” nella elevazione musicale dedicata alla celebrazione del Mistero Pasquale della domenica in Albis Depositis, della Divina Misericordia, cuore della fede cristiana e fonte di speranza per ogni uomo.

Un programma eterogeno nelle forme e nei contenuti: attorno al dolce e raffinato smalto della celebre “Messa Jucunda” del Vittadini con i suoi toni inequivocabilmente gioiosi, è stata ricostruita una “Missa in Dominica Resurrectionis, alternando con la tinta contrastante del Proprium Gregoriano: un assaggio nostalgico di modi, sonorità e principi del Movimento Ceciliano particolarmente caro ai Coristi. Sono stati eseguiti brani di  Oreste Ravanello, Luigi Picchi, Giuseppe Verdi, Cesare Franco, Giuseppe Pedemonti, Guido Gambarini, Antonino Maugeri.

È seguita una proposta operistica con tematiche religiose, con la celeberrima “Vergine degli Angeli”: La Vergine degli Angeli vi copra del suo manto, e voi protegga vigile di Dio l’Angelo Santo.

La limpidezza e la potenza delle voci virili ha riempito la bella e luminosa cappella benedettina gremita di amici desiderosi di ascoltare, di lasciarsi accompagnare e immergere, da antiche note, dentro il mistero della salvezza donata all’uomo.

Il grazie reciproco espresso nel caloroso e prolungato applauso di quanti in silenzio hanno gustato le molteplici polifonie, è stato convalidato da un gradito e prezioso gesto: i primo figlio del pittore Remigio, a nome della sua famiglia ha consegnato alla Madre generale e a tutte le Orsoline un quadro, raffigurante le mura esterne orientali del convento di Gandino in cui spicca il campanile della Basilica dell’Assunta.