Duecento anni di vita per l’Istituto delle Suore Orsoline, un seme gettato nella terra di Gandino e che, sospinto dalla forza dello Spirito, ora germoglia nel mondo. Venerdì 26 gennaio 2018, nella Chiesa del Monastero, uno spettacolo per cantare le grandi opere che il Signore, di generazione in generazione, realizza in questa piccola famiglia religiosa delle Orsoline e nella Chiesa, nelle donne che a Lui si affidano e libere all’azione creatrice dello Spirito.

Una serata nel calendario di iniziative in occasione del Bicentenario di fondazione. Una serata particolare in cui si fa memoria della Shoà, tutti coinvolti nell’invito caro alla spiritualità mericiana: portare scolpiti nel cuore e nella mente, ad una ad una … le persone che sono affidate, come unico e grande tesoro.

È la memoria liturgica di S. Angela Merici, santa donna bresciana del 1500 e fondatrice della Compagnia di S. Orsola che invita; questa donna che si è lasciata educare dalla sapienza divina e a cui l’Istituto delle Orsoline attinge fin dal suo nascere alla sua spiritualità: essere vere e intatte spose del Figliol di Dio, una nuzialità che si apre alla maternità educativa.

È presente l’Associazione Culturale Celacanto con la condivisione di talenti, della passione per Madre Angela: musiche del 1500 suonate con le dita abili di Anna Compagnoni sulle corde del liuto, melodie del tempo con la voce soprano di Martina Stecherova, voce recitante di Anna Teotti per storie di donne che docili alla forza e possanza dello Spirito hanno dato orientamento nuovo alla storia e alla donna. Per tutti è occasione d’incontro con la Bellezza, nel riconoscere le sue vie, crescere nella fede e appassionarci all’Amatore nostro.

Tra le volte della Chiesa del Convento riecheggia il canto nella solennità di S. Angela, sabato 27  con la celebrazione presieduta da Mons. Assolari, Vicario Episcopale per la Vita Consacrata, il Coro Voci Virili di Gandino e dott. Radici all’organo.

L’invito è essere oggi testimoni della forza rinnovatrice del Vangelo, della misericordia divina e della speranza nel Signore con l’intuizione e l’audacia di risposte rinnovate. Insieme per un carisma educativo, insieme per servire sua divina Maestà, insieme con carità, con sapienza evangelica, con coraggio, nell’umiltà e nella comunione, coinvolgendo chi è vicino a noi… Il coraggio che viene dall’intenso rapporto amoroso con l’Amatore mio, nostro… vigilanti, in quanto l’impresa è di tale importanza che non potrebbe essercene una di importanza maggiore (Regola, Proemio).