Un’intensa mattinata con le sorelle anziane dell’Infermeria della Casa madre di Gandino. L’evento improvviso e doloroso della morte della cara suor Francalia, non ha modificato i programmi della Famiglia delle Orsoline, che prevedeva l’incontro con le sorelle più anziane. Cornice preziosa del ritrovarsi è stato il  numero 68 del Documento La vita fraterna in comunità della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica scritta nel 1994.
L’attenzione è posta ai Religiosi anziani in comunità come presenza «assai positiva. Un religioso anziano che non si lascia vincere dagli acciacchi e dai limiti della propria anzianità, ma mantiene viva la gioia, l’amore e la speranza, è un sostegno di incalcolabile valore per i giovani. La sua testimonianza, saggezza e preghiera costituiscono un incoraggiamento permanente nel loro cammino spirituale ed apostolico. … Preoccuparsi dei propri fratelli anziani conferisce credibilità evangelica all’Istituto come “vera famiglia convocata nel nome del Signore”».

Il ritrovo è in cappellina; sono puntualissime. Sono tante, tutte presenti, desiderose di ascoltare e conoscere, ma anche di partecipare. Chi è seduta al banco, chi sulla sedia, chi in carrozzina, sono al loro quotidiano posto per la preghiera.
Madre Raffaella le saluta, le ringrazia e sottolinea il compito di ciascuna «di collaborare alla missione comune, attraverso la capacità di rispondere positivamente alle sfide proprie dell’età, con la vivacità spirituale e culturale, con la preghiera». Accentua come ciascuna di loro è posta nel cuore della missione dell’Istituto e vi partecipa in forma nuova ed efficace. La fecondità della loro presenza e preghiera non è inferiore a quella delle comunità più attive. Anzi, queste prendono forza e fecondità dalla preghiera, dalla sofferenza e dalla apparente ininfluenza delle prime. La missione ha bisogno di entrambe: i frutti saranno manifestati quando verrà il Signore nella gloria con gli angeli suoi. Sono le lampade viventi che giorno e notte pregano ed offrono sacrifici e sofferenze.

Un momento molto coinvolgente, è stata la sosta sull’immagine del logo del prossimo Capitolo generale e la Parola che lo accompagna; è una vetrata con colori caldi, la sagoma di tre mani e tanti di semi … la vita in abbondanza. Nel dialogo, in un rincorrersi di voci, a volte flebili e a volte più forti, le sorelle hanno dato nome ai semi più importanti, ai valori che è urgente consegnare: ascolto della Parola, amore al silenzio, donne di preghiera, attenzione ai bisogni degli altri per soccorrerli, sentire il Signore in mezzo a noi, adorare la volontà di Dio, accettazione del diverso, delle sorelle con bontà e della sofferenza, saper perdonare, essere positive, far memoria di chi ci ha preceduto, amare le giovani come dono di Dio, gioia nel bene, vivere l’oggi come fosse l’ultimo giorno, saper perdere e ascoltare con amore, accettarsi, dare con gioia senza ritorno, non giudicare, dono di se stesse, unione fraterna, saper dimenticare le offese, disponibilità alla Parola e regalarla, convertirsi, essere sincere, generosità, obbedienza.

Carissime e preziose sorelle, grazie per il vostro incalcolabile sostegno e ricca presenza!

Scarica qui la presentazione: Nel cuore della missione dell’Istituto