Ieri sera, in Asmara, ha compiuto il suo pellegrinaggio terreno suor Urbica Zucchetti, missionaria in Eritrea dal 1958. Insieme ai familiari, ci uniamo spiritualmente alla comunità di suore in Asmara che celebrerà il funerale domenica 18 marzo alle ore 12.00.

Profilo biografico
Costanza Zucchetti (suor Urbica) nacque a Ciserano il 23 gennaio 1930 da Giuseppe Carlo e Santina Perletti.
L’11 settembre 1952 entrò nell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino, il 28 agosto 1953 iniziò il cammino di Noviziato e il 28 agosto 1955 emise la Prima Professione, nella casa generalizia, a Bergamo.
Visse i primi mesi da religiosa prestando il suo aiuto nelle scuole materne di Desenzano al Serio e Ghisalba, in provincia di Bergamo.
Nel 1958, ancora juniore di voti temporanei, accolse la chiamata a partire per Asmara. Ricevuto il crocifisso da Mons Pietro Carrara il 2 marzo 1958, secondo il consueto rito di mandato dei missionari, il 12 marzo partì da Napoli, su una nave diretta ad Asmara. Vi giunse il 25 marzo, con qualche giorno di ritardo rispetto alle previsioni, a causa del mare molto agitato, come lei stessa racconterà.
Entrò a far parte della comunità del Villaggio Paradiso, in Asmara, dedita all’assistenza agli orfani e alle opere parrocchiali. Mandata in aiuto alle suore di questa missione, “tanto gravate dal lavoro”, come si legge in una lettera della Madre generale, suor Urbica, in questo primo periodo della sua vita in terra d’Africa, alternò il lavoro allo studio. Nel 1961 conseguì il diploma di abilitazione magistrale che le consentì di insegnare nella Scuola Taglietti. Nello stesso anno, il 28 agosto, ad Asmara, celebrò la Professione definitiva.
Nel 1970, i superiori le affidarono una nuova responsabilità: essere formatrice delle novizie, missione che svolse per ben 18 anni, cercando di trasmettere il prezioso dono del carisma delle Orsoline alle giovani in formazione.
Anni dopo si dedicherà con molta passione e dedizione alla formazione delle donne, presso il Centro Promozione Donna, sorto nel 1986, dirigendo lei stessa tale struttura, oltre che essere maestra di taglio, cucito e ricamo.
Intraprendente e decisa, mossa da un grande amore per Dio e per il “suo” popolo eritreo, suor Urbica ha vissuto 60 anni in questa terra di missione. Nel dicembre 2016, la diocesi di Bergamo, volle riconoscere la sua dedizione e cura verso i fratelli nelle periferie del mondo, attraverso il Premio Papa Giovanni XXIII, dedicato ai missionari bergamaschi.

Noi suore Orsoline ringraziamo il Padre per tutto il bene seminato da questa nostra sorella e preghiamo affinché produca nuovi germogli di vita donata con generosità.

suor Urbica Zucchetti, nella semplicità del quotidiano
Venite, benedetti del Padre mio, dice il Signore; ricevete il regno preparato per voi fin dall’origine del mondo” (Mt. 25,34)
Il Signore ha accolto nella sua luce l’anima della nostra carissima sorella Urbica. Per  tante di noi è stata la maestra di Noviziato. Personalmente, ho potuto collaborare con lei per altri sei anni nella formazione. Suor Urbica era donna di preghiera, amante della vita interiore e molto disponibile per ogni servizio; di animo delicato, dolce; era serena e sollecita per il bene di ogni sorella.
Aveva un cuore grande; nessun sacrificio la fermava di fronte alle necessità, specialmente per soccorrere i poveri. Non era di tante parole, ma ricca di attenzioni e premurosa per tutti.
Era davvero instancabile nel lavoro; durante le ricreazioni aveva sempre tra le mani l’uncinetto o i ferri per magliare. Non voleva offendere nessuno, la sua serenità e la sua bontà di cuore, il suo entusiasmo nel vivere da vera Orsolina, mi erano di esempio e di incoraggiamento. Mi ha insegnato ad avere e sentire una forte appartenenza alla nostra famiglia religiosa. Nel suo agire aveva incarnato il motto: in simplicitate sacrifium.

Carissima  Sr Urbica, grazie per quello che sei stata per noi e con noi negli anni della formazione e, in particolare, grazie per quello che sei stata per me negli anni che ho avuto la fortuna di stare al tuo fianco nel delicato servizio della formazione delle giovani sorelle.
Grazie, per quello che mi hai insegnato; più che parole, è la testimonianza che incide nella vita delle giovani.
Ora che godi la visione del volto del Padre buono, insieme alle nostre indimenticabili Madri e sorelle che ti hanno preceduto, intercedete per noi un amore grande e puro verso il Signore e per tutti quelli che incontriamo nel  nostro cammino quotidiano.
Grazie, sorella Urbica, mi unisco alla Congregazione tutta e ai tanti poveri che oggi sicuramente piangono la tua mancanza. Grazie di cuore.  Suor Abrehet Kahsay