Sabato 16 giugno 2018 l’associazione Lolek Onlus ha invitato gli amici a condividere una cena solidale. E gli amici hanno risposto, con la loro partecipazione e generosità.
Poco meno di un centinaio di belle facce sedute ai tavoli all’aperto, sotto la tensostruttura messa a disposizione dall’Oratorio di Credaro e con un menu curato e delizioso.

Occorre dirlo, queste iniziative sono possibili solo grazie al lavoro e alla creatività di alcune persone che sembrano instancabili, perché anche quando sono stanche ti regalano un sorriso. Le nostre cuoche sono state formidabili e con loro tutto lo staff organizzativo e l’associazione San Giorgio che ha contribuito alla riuscita della serata, così come chi ha donato i premi messi in palio nell’estrazione.
Don Giovanni, il parroco di Credaro che ringraziamo ancora, ha partecipato con noi e da Bergamo sono arrivate sr. Gemma e sr. Angela che, prima di sedersi, ha salutato i credaresi che le sono rimasti nel cuore.

Diciamo qualcosa di noi: siamo un gruppo di famiglie e adulti che, partendo da un’esperienza di fraternità a Nurzec St., nella missione delle Suore Orsoline in Polonia, ha un po’ incoscientemente deciso di fondare un’associazione, Lolek Onlus, a sostegno dei progetti missionari. Siamo una piccola associazione, naturalmente aperta anche ad altri soci che volessero farvi parte. Il pregio e il limite di questa associazione è il fatto che riunisce persone di diversi paesi della provincia bergamasca, persone accomunate da esperienze fraterne vissute con le Suore Orsoline. Perché pregio e difetto? È presto detto, il legame associativo mantiene una relazione che la distanza, anche relativa, rende più difficile, ma limita le iniziative concrete, perché ciascuno ha impegni nel proprio contesto comunitario e famigliare.
Questo non impedisce di essere una possibilità per tante persone che conoscono le missioni delle Orsoline di Gandino e i loro progetti.

Proprio per dare la massima trasparenza a questi progetti e informare di più e meglio chi volesse dare aiuto, stiamo predisponendo con l’Istituto delle schede progetto legate alle diverse missioni e alle diverse referenti:

  • ci sono schede che descrivono progetti articolati come la realizzazione di una scuola o di un salone multiuso e, dopo la fase progettuale e costruttiva, proseguono la loro vita con contributi al funzionamento e interventi di manutenzione o attivazione di servizi;
  • prendono forma attività di aiuto e vicinanza al cospetto di specifiche criticità e di esperienze dolorose o difficili da vivere se si è soli;
  • ci sono progetti legati al diritto allo studio che comprende anche la mensa scolastica, specie nelle aree dove per arrivare a scuola i bambini e i ragazzi percorrono un lungo cammino e quando arrivano vanno rifocillati perché possano affrontare le lezioni;
  • ci sono aiuti che permettono di acquistare materiale di consumo per orfanotrofi, scuole, infermerie, centri ricreativi, corsi di qualificazione professionale;
  • ci sono microprogetti in aiuto alle famiglie, quando è difficile anche avere il cibo o quando si vuole dare avvio a piccole attività artigianali che permettano alle famiglie di mantenersi.
  • etc…

Censire tutti i progetti non è facile, negli anni i benefattori hanno accolto l’appello di tante sorelle che hanno prestato voce ai bisogni dei poveri, alla sete di giustizia, al desiderio di dignità, diritto allo studio, salute e lavoro di tante persone, in Eritrea, Etiopia, Kenya, in Argentina e in Brasile, in Polonia.

 Per questo abbiamo bisogno della collaborazione di tutte le sorelle che operano nelle missioni: scrivere questi progetti, dare un valore, raccontare come procedono ed esprimere le necessità che si presentano significa portare la storia e la vita di questi fratelli e sorelle all’attenzione di chi desidera testimoniare la vicinanza e la condivisione. Mettere nero su bianco ciò che serve, da concretezza ai progetti e li rende visibili e reali.
Tutto è fiducia e fede, la relazione con Dio e la relazione tra gli uomini di buona volontà, questo non verrà meno con una gestione più strutturata e ordinata, sarà invece possibilità di condividere a fondo i progetti e di avere costanti notizie su come procedono, sul quel che servirebbe.
Questo è l’obiettivo più urgente per l’associazione ed ha bisogno del seme di tutti per fiorire e dare frutto.

Sonia Piccinali

Piccola condivisione
Era la nostra prima volta … facciamo promessa di esserci anche alla prossima.
Ci siamo un po’ sentiti “a casa”, quasi tra vecchi amici … e lo spirito di missionarietà ha fatto il resto.
L’atmosfera ci ha presi ed è stato con rammarico che abbiamo dovuto salutare un po’ in anticipo (ma eravamo in giro dal mattino e Monza ci attendeva).
Sonia e Angelo meritano queste soddisfazioni.
La presenza delle suore è stato un lieto suggello. Cucina  e servizio ottimo.
Contate su ogni possibile aiuto che Monza possa offrire alla vostra causa. Grazie ancora.
(Ambrogio e Silvano)