La seconda giornata del capitolo generale definita “illuminativa”, 16 luglio 2018, è stata molto ricca di Parola, di incontri, di segni. Padre Mario Aldegani, fino a poche settimane fa Superiore generale dei Giuseppini del Murialdo, ha svolto alle Capitolari, una relazione sul significato del Capitolo generale e sulle attitudini personali da sviluppare per parteciparvi. Ha sottolineato che ogni capitolare deve avere la consapevolezza che tutte le sorelle dell’Istituto sono presenti attraverso le attese, i sogni, le preoccupazioni sintetizzate nello Instrumentum Laboris, ossia il libretto che raccoglie le proposte e le osservazioni delle Comunità. (Relazione Aldegani)

Il pomeriggio è stato dedicato in un primo tempo al dialogo. Le capitolari, divise in tre gruppi,hanno risposto alle domande poste da padre Aldegani. Nel momento assembleare è stata evidenziata dai tre gruppi una molteplicita’di sentimenti: gratitudine gioiosa a Dio per l’evento del Capitolo nell’anno bicentenario, stupore per l’esperienza di famiglia che si sta vivendo, il desiderio di rinnovamento e la sfida coraggiosa dell’inculturazione…

La giornata si è conclusa con un momento celebrativo molto intenso e significativo. In ascolto della evangelica storia del seme che muore per portare molto frutto.
Un gesto simbolico è stato compiuto dalle Responsabili delle singole parti dell’Istituto: nel piccolo giardino allestito sotto la balaustra con il terreno di Gandino, “ideale aiuola, terra divenuta per noi madre terra nei 200 anni di storia, in cui i semi portati dal vento dello Spirito, sono giunti su altre terre e anche là germogliati e cresciuti”, è stata versata un po’ di terra delle varie Nazioni. Dopo il canto del Magnificat le capitolari hanno unito alla lode mariana i motivi di gratitudine per le infinite sorprese,per le grandi meraviglie e per la feconda creatività divina che ha generato Vita in abbondanza nella nostra piccola e grande storia d’Istituto. (Celebrazione-seme)