Nella notte del 16 novembre 2018, suor Agnese Ubiali, delle Suore Ancelle di Gesù, moriva improvvisamente nella casa del suo Istituto in via Maglio del Lotto a Bergamo. 
Aveva 70 anni e da oltre un anno era costretta in carrozzella per gravi problemi di salute.
Noi Orsoline la ricordiamo con affetto e nella preghiera, perché originaria di Ciserano, paese natale delle nostre indimenticabili madre Graziosa Bugini e suor Gilberta Rossoni a cui era molto legata. La ricordiamo soprattutto perché è entrata nel nostro istituto nel 1965, ha emesso la prima professione nel 1968 prendendo il nome di Suor Rosa, ed ha vissuto un tratto di percorso formativo con molte di noi nello juniorato. Nel 1975, per motivi personali, ha lasciato la nostra Congregazione e in seguito è passata all’Istituto diocesano delle Suore Ancelle di Gesù, dove ha ricoperto incarichi di responsabilità, mantenendo sempre rapporti molto cordiali con noi. Amava ripetere che considerava un tesoro la formazione ricevuta tra le Orsoline e conservava nel cuore molti volti cari e molti esempi di vita. Nel 1988, quando è iniziata a Bergamo l’inchiesta diocesana per la causa di canonizzazione delle Serve di Dio madre Gesuina Seghezzi e madre Dositea Bottani, ha espresso la sua gioia partecipando con convinzione alle nostre iniziative; ha donato un bel computer e la stampante per l’ufficio delle Cause dei Santi e, soprattutto, ha scritto una testimonianza preziosa su madre Dositea, che lei aveva conosciuto personalmente.

Ne riportiamo alcuni brani significativi.
«Ho conosciuto madre Dositea, superiora generale, nell’agosto del 1963 a Gandino, durante un corso di esercizi per ragazze. La rivedo sotto il chiostro della casa madre di Bergamo, con il suo abituale sorriso dolce, con lo sguardo luminoso e penetrante.
Ho sempre avuto la certezza che la presenza dignitosa di madre Dositea davanti a Gesù Eucarestia, avesse uno scopo ben preciso ed esclusivo: colloquiare con Dio Padre per glorificarlo e per intercedere grazia per i fratelli. Conservo le lettere circolari della Madre e appunti delle sue conferenze che tuttora medito…
La vita di madre Dositea ancora oggi mi si presenta nella più perfetta armonia evangelica: concordanza tra tutte le virtù. Con me è stata sempre comprensiva, rispettando certe mie idee balorde. In fatto di accoglienza, ricordo che con la sua uguaglianza di umore, mi incoraggiava alla confidenza. Sapeva ascoltare molto. Non si limitava a indicarmi cortesemente il cammino, ma lei stessa si metteva al mio fianco con la sua fiducia, capacità di perdono e soprattutto con la sua preghiera…
Madre Dositea, proprio perché era tutta di Dio, si presentava carità al prossimo. Una realtà lega l’altra. Aveva capito che se in noi c’è la carità, l’amore per Dio, automaticamente c’è anche la carità per il prossimo. Madre Dositea ha vissuto con coerenza la carità verso Dio, proprio perché affidava e raccomandava all’amore di Dio il prossimo più bisognoso ogni giorno, il prossimo che le sorrideva, ma anche quello che ostentava indifferenza o addirittura ostilità; il prossimo che (includiamo pure le suore) le regalava gioie, ma soprattutto quello che l’amareggiava…
Tutta la sua persona richiamava alla virtù dell’umiltà e della semplicità: dal suo costante sorriso al suo passo pacato, nonché la sua naturalezza nel portare avanti la carica di superiora generale…
Personalmente ricorro spesso all’intercessione di madre Dositea. Ritengo che la sua assistenza nel grave incidente stradale da me avuto nel gennaio 1981, di cui porto ancora i segni nella gamba (placca di ferro e chiodi), sia stata importante per me. Tuttora la prego per la mia salute e per le mie necessità spirituali».

Ora suor Agnese ha incontrato di nuovo e per sempre la sua amata madre Dositea, insieme a madre Graziosa, suor Gilberta, suor Francalia, suor Antonia Orlandi sua compagna di professione e tante altre Orsoline che le hanno voluto bene.
I funerali saranno celebrati a Bergamo nella chiesa della sua comunità, sabato 17 novembre 2018 alle ore 14.30, e la tumulazione nel cimitero di Ciserano.