Terzo ed ultimo incontro formativo per le ragazze di quarta e quinta, a Fiorano, il 23 e 24 marzo.
Il mito di Pandora ci racconta il tentativo dell’uomo di rispondere alla domanda: da dove vengono tutti i mali? Ci sono analogie con il racconto di Genesi e anche qui la libertà dell’essere umano a un certo punto lo fa dubitare della Parola creatrice. Da allora convive con la sofferenza, la guerra, la violenza, l’odio, l’indifferenza e tanti altri mali. In fondo al vaso di Pandora, da cui sono stati liberati tutti questi mali, è rimasto però un piccolo uccellino azzurro, una possibilità che è fragile solo all’apparenza: la SPERANZA.
Da qui si parte per cercare il bene che ridona speranza, per capirà che ognuno di noi può fare qualcosa per non rassegnarsi al male.
La speranza non è un’illusione ingenua, ma un motore potente che ci fa camminare e cercare, ci fa essere segno nel mondo di una fiducia che diventa forza.

In serata, dopo un po’ di karaoke, vediamo il film “Il sole dentro” che racconta una storia realmente accaduta, quella di Yaguine e Fode’, due ragazzi della periferia di Conakry, in Guinea, che non si arrendono alle difficoltà della loro vita e di quella di tanti altri ragazzi e giovani africani. Quando cala il sole, insieme a tanti altri studenti, percorrono km per poter utilizzare la luce dell’aeroporto, l’unico luogo in cui riescono a studiare e fare i compiti.
Yaguine e Fode’ vogliono studiare e vogliono cambiare la situazione dei ragazzi di Conakry: scriveranno una lettera ai membri del Parlamento Europeo, scegliendo con cura ogni parola, con rispetto, ma con una richiesta appassionata.
Si incaricano poi di consegnarla di persona e si introducono nel vano del carrello di un aereo, dove sacrificheranno la propria vita, morendo assiderati.
La loro lettera però verrà trovata da Chiara Trevisan, ingegnere di pista, e cambierà radicalmente la sua vita.
La vicenda, realmente accaduta, si intreccia nel film con il racconto di un viaggio al contrario sulla via delle scarpe, la pista percorsa dai migranti attraverso il deserto nordafricano.
Saranno Thabo (africano) e Rocco (italiano), due giovanissimi calciatori, a vivere questo viaggio lungo migliaia di km, con la forza della loro amicizia e la voglia di continuare a giocare insieme.

La domenica riprendiamo le scene del film con un piccolo cineforum, lasciando spazio alle domande delle ragazze. Poi decidiamo di seguire l’esempio di Yaguine e Fode’ e scrivere le nostre lettere ai grandi della terra: che cosa chiediamo? Affideremo le nostre richieste piene di speranza a Dio, durante la Messa del pomeriggio.

Ora però è tempo di tornei in questo marzo estivo: pallapace, pallamore e roversperanza.

Tutte in campo, tanto poi ci aspetta un pranzo buonissimo: sapete che i cuochi degli incontri sono super?

Sonia Piccinali