«Il Padre della gloria illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati…». La mattina del 5 gennaio 2020, seconda domenica di Natale, mentre la liturgia ci consegnava queste parole di San Paolo, la nostra cara suor Mitis Bettoni, è stata chiamata dal Padre a contemplare il volto luminosissimo di Cristo, nostra speranza, in questi giorni offerto ai nostri sguardi come Bambino Divino.
Da due anni e mezzo suo Mitis si trovava nella casa madre di Gandino. La salma è ora composta nella casa del fratello, a Vigolo, in via Castello. Il funerale si celebrerà martedì 7 gennaio alle ore 14.30 nella chiesa parrocchiale.

Profilo biografico

Bernardina Ausilia Bettoni (suor Mitis) nasce a Vigolo il 18 ottobre 1937 da Luigi Severo e Maria Cadei.
Il 9 agosto 1954 entra nell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino, inizia il Noviziato il 28 agosto 1955 e il 29 agosto 1957 emette la Prima Professione. Il 29 agosto 1963, in risposta all’amore di Dio che la chiama a donare tutta sé stessa, giunge alla scelta definitiva con la Professione perpetua.
Giovane suora, studente, vive i suoi primi anni in aiuto alle consorelle insegnanti nelle scuole materne di Gorlago e di Arcene (1957-1959). Una volta diplomata, vive la sua missione di Orsolina educatrice, in molte scuole dell’infanzia, passando più volte dal territorio bergamasco a quello romagnolo, dove l’Istituto è presente con comunità di suore inserite nella scuola e nella pastorale parrocchiale: a Mirandola (Modena), dal 1959 al 1962, poi a Fiorano al Serio (dal 1962 al 1967), a Barzizza di Gandino (dal 1967 al 1975), a Gargallo di Carpi (Modena) dal 1975 al 1984, a S. Caterina di Concordia (Modena) dal 1984 al 1987, a Civitella di Romagna (Forlì) dal 1987 al 1993, a Premolo (Bergamo) dal 1993 al 1999. Tornata a Mirandola, vi rimane per ben 11 anni, fino al 2010, quando è trasferita nella scuola dell’infanzia di Casnigo (Bergamo) con l’impegno di direttrice. Nel 2013, con sua grande sorpresa, le viene chiesto di ritornare a Civitella, dove aveva insegnato anni prima. Sperimenta, così, la gioia di ritrovare volti e storie conosciute, riallacciare rapporti e mettersi umilmente al servizio di tutti, anche senza “fare scuola”. Tra i parrocchiani, è una presenza molto eloquente, anche se di poche parole, saggia e discreta. Aiuta a leggere con fede la vita e a riconoscere negli eventi piccoli e grandi, il silenzioso passaggio di Dio. Apprezzata e stimata dalla gente, è donna di preghiera e si fa compagna di viaggio per chi è nella difficoltà e nella prova.
Riconoscendole questi e altri doni, per molti anni, oltre al servizio di educatrice, nelle varie comunità in cui è passata, le è stato chiesto di essere responsabile delle suore, missione che ha svolto sempre con tanta umiltà e disponibilità.
Nel giugno del 2017, per le sue condizioni di salute, è stata accompagnata a Gandino dove ha continuato a donare la sua vita a Dio nella preghiera e nel servizio alle sorelle più malate, e in seguito, offrendo ella stessa il sacrificio della sua malattia.

Ringraziamo il Signore per aver donato alla nostra famiglia religiosa questa sorella, Sua sposa e madre di tanti figli che ha incontrato su questa terra. Ora, interceda per noi dal Cielo la grazia di un amore fedele a Lui e alla sua Chiesa.