Dal 29 dicembre sera al 2 gennaio 2020, presso il soggiorno Schuster a Cesenatico, si è svolto l’incontro formativo per le suore “under 65”, a cui hanno partecipato sorelle provenienti dalle varie parti in cui l’Istituto è presente: Italia, Eritrea, Etiopia, Argentina, Polonia, Kenya e Brasile.  Il relatore per la prima giornata è stato padre Rino Cozza, giuseppino del Murialdo, che ha stimolato il gruppo con la tematica “Alcune sfide che interpellano la vita consacrata oggi”. La seconda giornata è stata incentrata sulla riflessione di madre Raffaella “Il coraggio della scelta evangelica: povere, perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.Il terzo giorno è stato dedicato al pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto, per ringraziare la Madre di Gesù per tutti i doni che ha offerto a ciascuna in questo tempo di grazia e per chiedere la sua materna benedizione per il nuovo anno 2020 appena iniziato.
Le giornate sono state vissute da tutte le presenti con un sincero desiderio di ricerca del Bene e del Nuovo Evangelico  a cui lo Spirito ci interpella e chiama in questo attuale contesto storico. I momenti di preghiera, ben guidati,  sono stati preziosi per riunirci attorno alla Parola e alla Mensa del Pane ; la fraternità si è resa visibile nelle condivisioni di idee e esperienze nei momenti dei lavori di gruppo, nelle assemblee, nei tempi ricreativi che ci  hanno donato la possibilità di maggior conoscenza reciproca.

È necessario che insieme, come vere sorelle unite dal medesimo carisma, collaboriamo e dialoghiamo per scoprire  quanto sia  OGGI urgente ed essenziale donare con gratuità quanto noi abbiamo in prima persona ricevuto, per la vita di ogni sorella e fratello. A motivo di questa esigenza le giornate formative di Cesenatico sono state per ognuna una concreta possibilità di un inizio, mettendosi in gioco in prima persona, nella ricerca semplice, ma appassionata, delle vie nuove che la vita religiosa deve intraprendere in questo tempo. Essere testimoni fedeli della Bellezza del Regno di Dio ci chiede il coraggio di incamminarci su vie inedite, con fedeltà alla Parola ascoltata e custodita, alla ricerca della verità, guidate dallo Spirito Santo.
Padre Rino ha, con grande obiettività e saggezza di vita, delineato le sfide che noi siamo chiamate a comprendere e vivere per essere donne capaci di Vangelo autentico. Sono necessari in questo percorso di rinnovamento personale e di Istituto seri momenti di riflessione, sostenuti dalla passione del cuore per far crescere il regno di Dio.  L’apporto di ciascuna sorella diventa così seme prezioso che può donare frutto abbondante per la vitalità della nostra famiglia religiosa. Sentiamoci tutte  compartecipi e corresponsabili del presente e del futuro del nostro Istituto unite in questo desiderio di “CAMMINI NUOVI”,  convinte che la Gioia del Vangelo non ha limiti di spazio e di tempo.
“Chi non muta quando tutto muta diventa muto”. Questa frase di A. Matteo, citata da padre Rino, ci dice in modo molto chiaro quale sia il pericolo incombente se non si prende sul serio l’attuale bisogno di cambiamento e di novità dentro le nostre attuali strutture e i nostri stili di vita comunitari. Che senso potrebbe avere la nostra vita di donne consacrate orsoline  se alla fine diventassimo mute? Se cioè non avessimo più la capacità di donare la Parola di vita, la Sorgente stessa della vita che è il Verbo da poco contemplato nella povertà umile di Betlemme? Ecco allora la necessità di aprire i nostri occhi per scorgere l’alba nuova, per poter discernere quei segni dei tempi che ci interpellano per comprendere quale siano le nuove e coraggiose strade da intraprendere. Le paure, le incertezze, forse a volte anche la delusione, non possono fermare l’anelito dello Spirito che alberga nei nostri cuori. Il Signore presente nella nostra storia   ci suggerisce certamente le nuove possibili vie per essere nel nostro contesto le donne di Dio che  la società di oggi in modo silenzioso e forse inconsapevolmente, cerca, per poter dare un nuovo senso al vivere.
Il ritrovarci, allora, in queste giornate di fraternità, può assumere un significato nuovo e importante: cercare insieme quello che potrà essere per noi e per chi sarà chiamato dopo di noi, la sfida dell’autenticità del Vangelo incarnato nel nostro carisma.
Per noi “buttarci” in questa avventura è stato molto bello e arricchente… crediamo che lo possa essere per ciascuna sorella.
La nostra riconoscenza anzitutto a Madre Raffaella e alle sorelle del Consiglio che hanno creduto all’efficacia di questo nostro ritrovarci investendo tempo e energie per la buona  riuscita delle giornate formative; un grazie speciale alle suore della comunità di Cesenatico che con la loro semplice accoglienza ci hanno fatto sperimentare l’ essere famiglia e infine un grazie e un arrivederci a tutte.

Alcune sorelle.