La sera del 6 marzo 2020 suor Clemens Vitali ha pronunciato il suo definitivo “Eccomi”! Era nella casa madre di Gandino dal 2014, dove si era ritirata per motivi di salute, dopo 43 anni di insegnamento (molti come preside) nelle scuole medie del nostro Istituto.
Il Padre, che l’ha chiamata a sé, le doni in Cristo, la pienezza della gioia, quella gioia che lei stessa sapeva trasmettere con la sua delicatezza e cuore aperto, rimandando alla fonte della vera gioia: Cristo, unico Tesoro.

Profilo biografico

Maria Caterina (suor Clemens) Vitali nasce a Fonteno (Bergamo) il 19 settembre 1937 da Giacomo e Caterina Pasinelli. Entra nella Scuola Apostolica dell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino all’età di 13 anni e a 18 anni, il 31 agosto 1954, inizia il cammino di Postulato. Il 31 marzo 1955, confermata nella volontà di abbracciare la vita religiosa, intraprende il percorso del Noviziato e il 4 aprile 1957 celebra la Prima Professione religiosa. In questi anni che vive a Bergamo, in casa generalizia, studia per conseguire il diploma Magistrale e, in seguito, la laurea in Materie Letterarie, che le consentono di vivere la missione dell’Orsolina insegnando nella scuola media Sant’Angela Merici di Bergamo. Il 30 agosto 1962, concluso il cammino di juniorato, celebra la Professione perpetua.
Nel 1972 ha l’incarico di Preside e insegnante della Scuola Media di Terracina, lascia quindi Bergamo e si trasferisce nella nuova comunità, dove rimane fino al 1993.
Le è chiesto, infatti, un nuovo impegno: il servizio di insegnante nell’Istituto Tecnico di Bergamo, per 9 anni. Nel 2002 è nuovamente chiamata per la scuola di Terracina fino al 2006, quando giunge nella comunità di Fiorano al Serio prestando il suo aiuto in vari modi: per l’assistenza nella scuola media, come portinaia, ecc…
Suor Clemens ha sempre vissuto la sua vocazione e missione di Orsolina con tanta gioia e passione, consapevole di essere stata aiutata a vivere questa eredità carismatica dalle sorelle incontrate, come lei stessa testimonia nell’amichevole dialogo- intervista del 2016, che di seguito pubblichiamo.
Tante sorelle ed ex-alunni la ricordano (clicca qui per leggere una testimonianza: Carissima sr. Clemens) per la sua dedizione all’insegnamento, il suo rapportarsi agli altri con intelligenza umile, con bontà, con garbo… entrava “in punta di piedi” nelle storie dei ragazzi e delle famiglie. Anche a distanza di anni, ricordando gli alunni del suo percorso di educatrice, ne parlava come una madre parla dei propri figli, si percepiva che li “portava nel cuore, scolpiti ad uno ad uno”, come buona figlia di Sant’Angela Merici.

Mentre ringraziamo il Signore per averci donato questa sorella, a Lui l’affidiamo perché la ricompensi con la luce del suo Volto, luminosissimo Volto (Sant’Angela) e di questa luce possa inondare i nostri giorni.

 

Da un amichevole dialogo con suor Clemens (Gandino, 10 agosto 2016)

Da dove la passione educativa che ti ha sempre contraddistinto? Ho gradualmente maturato la passione educativa nella mia adolescenza e giovinezza a contatto con Madre Aldina e le altre educatrici della Scuola Apostolica e soprattutto con madre Dositea, che è stata per me una dolcissima Madre nel senso più vero e profondo della parola.

Hai un sogno nel cuore? Porto in cuore il desiderio che qualche ragazza si affacci alla vita di consacrazione religiosa con la gioia e l’entusiasmo che ho avuto io nell’intraprendere questo cammino. Ricordo di aver avuto la grazia di una gioia luminosa. Ho intuito presto, anche per la vicinanza di Suore  felici della loro scelta, che il Signore aspettava anche da me una risposta gioiosa ed impegnata.

C’è un fiore che ti è particolarmente caro?  Perché questa scelta? La Margheritina è il mio fiore preferito, con i suoi petali candidi e delicati, che mi invitano al candore, alla trasparenza ma soprattutto per la sua corolla gialla come il sole, che mi richiama un altro Sole che illumina e riscalda la mia vita. Il sole divino, come l’espressione del canto: “Tu sole vivo per me sei Signore, vita e calore diffondi nel cuore…”.

Che cosa ricordi della tua lunga permanenza a Terracina? A Terracina ho trovato tanti ragazze e ragazzi vivaci ed affettuosi. La Scuola media mi ha vivacizzato ancora di più, perché avevo trovato un ambiente gioioso e felice. Un grande desiderio di apprendere e da parte mia la ferma volontà di trasmettere ad altri quei valori e contenuti che io avevo ricevuto in Casa Generalizia, con modalità cosi cordiali, attraenti ed efficaci. Ad es. per ogni mio piccolo sforzo e riuscita, madre Dositea mi incoraggiava dicendomi “Brava, puoi fare ancora meglio”. Ricordo con piacere anche la bella collaborazione con le famiglie, e con il corpo docente. Suor Maria Rosa Proli mi ha aiutato tanto, insieme a Madre Tomasina. Anche don Amedeo mi è sempre stato vicino in ogni momento per illuminarmi e incoraggiarmi. I bei ricordi sono troppi, per essere menzionati tutti. Dico solo che sono stati anni belli e costruttivi, c’è stata una buona semina, ad altri raccoglierne i frutti. Tutto a gloria di Dio.

Hai qualche preferenza per gli animali? Sì, per il fringuello. Il suo canto delicato e melodioso e la sua tendenza a volare in alto mi inducono a contemplare il cielo azzurro e la natura circostante, cantando con S. Francesco “Laudato sii, mi Signore, per tutte le tue creature: per frate sole, per sora luna e le stelle…”

Vuoi lanciare un messaggio ai tuoi molti alunni, ormai cresciuti? Sì, volentieri. “Vogliatevi bene e aiutatevi a vicenda. Confidate sempre nell’aiuto del Signore e per ogni evenienza affidatevi a Lui, come anch’io cerco di fare con buon successo”.

Grazie suor Clemens della bella chiacchierata, che ci ha fatto volare ai monti e al mare. Nel tempo verso l’Eternità.