Venire… è il verbo che sia nella liturgia delle ore, che nella liturgia eucaristica odierna, in questa prima domenica di Avvento, abbiamo incontrato molte volte.
È il significato stesso del termine Avvento, Adventus in latino, che significa Venuta.
Un nome fondamentale e rivelatorio del Signore è proprio “ho Erchómenos”, “il Veniente” “Colui che viene”, “Colui che si fa presente” sempre e in molti modi.
“Mostraci, Signore la tua misericordia e donaci la tua salvezza”, è il preludio al Vangelo, che ci ricorda che solo la presenza del Signore può mostrare la misericordia e donare la salvezza che è raduno del popolo e comunione intorno al Veniente.
Il Signore viene… “viene incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle sue vie” esorta il profeta Isaia. E noi? Resteremo indifferenti a questo suo “venire”?
Sapremo riconoscerlo? Troveremo la strada per andargli incontro?
La colletta ben raccoglie la nostra reale situazione di fragilità e ci invita ad affidarci al Padre: “O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli”.

Alleghiamo un breve pensiero della Serva di Dio, madre Dositea Bottani, nelle cui lettere è ricorrente l’appello a riconoscere la presenza di Gesù in tutti.