Il 12 dicembre 2020 in Casa di delegazione a Bole – Addis Abeba, abbiamo vissuto una giornata di  “Workshop” sul tema “Leadership,” guidata da Abba Daniel Getachew (Cistercense). L’incontro era per le responsabili delle comunità. Erano presenti: il Consiglio di delegazione, le superiore  di Kobo, Dessie, Shola e di Tullo. Purtroppo ci mancavano le due responsabili delle comunità di Wukro ed Adigrat a causa della situazione attuale del nostro paese, di non tranquillità.
Dopo la preghiera allo Spirito Santo, Abba Daniel ha iniziato dicendo: “Per essere una guida ci vogliono delle tecniche. La prima tecnica è essere uomini e donne di preghiera, essere persone di Dio. Chi sta alla guida ha un ruolo importantissimo perché deve guidare i membri verso orizzonti giusti, cercando la crescita  personale e aiutando a far fruttificare i doni che ognuno ha in sé, a servizio dei fratelli.
Il “superiorato“  è servizio. Secondo Giancolo and Hutchison (2005 ) “La virtù dell’umiltà del superiore è la componente primaria  ed è sostegno della crescita umana e spirituale, ed è alla base nella comunicazione”. Occorre dare indicazioni chiare e precise che possano capire tutte. La guida, in qualunque ambiente, religioso, aziendale, ecc., deve essere una guida saggia, altrimenti come dice il Vangelo:
“…Sono ciechi che vogliono far da guida ad altri cechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due andranno a cadere in una fossa” (Mt.15;14). Certamente quello che guida la Chiesa è Cristo stesso. Le debolezze, le cattiverie degli uomini non posso distruggerla.
Si dice che nei primi del XIX secolo, Napoleone Bonaparte, re di Francia, un giorno ebbe la fortuna di parlare con un Cardinale.
Napoleone disse: “Non sa, lei, che io ho potere di distruggere la Chiesa cattolica? “  “Ah!” – dice il Cardinale – “Riguardo a questo lascia stare, non tu dal di fuori, ma noi in 1800 anni non siamo riusciti a distruggerla…!” A prova di questo Gesù disse: “Beato te, Simone… E nemmeno le Potenze della morte potranno distruggerla” (Mt 16:16).
Continuando la riflessione, ci si è interrogati su: Guida si diventa o si nasce ?
Le tecniche, la pedagogia per acquistare maturità umana, sociologica e spirituale, sono un grande aiuto, per consegnarsi all’amore di Dio vivendo la vita di Gesù, mediante i consigli evangelici… Ma non bastano…!
Il servizio umile ai fratelli, lo si impara con l’esperienza, dalle situazioni che ci circondano ecc.
Molto arricchente, in questa giornata piena ed impegnativa, è stato anche il lavoro di gruppo, al mattino e al pomeriggio perché abbiamo potuto dialogare e scambiarci  esperienze.

Un corso formativo ha sempre lo scopo di accrescere, rafforzare le nostre conoscenze, incominciando dalla conoscenza d noi stessi.
Papa Francesco parlando della formazione continua diceva: “Il primo elemento della formazione sono le nostre debolezze. Sieti convinti che siete deboli ? Rivolgetevi ogni giorno questa domanda, conosco le mie debolezze? Quali sono i punti in cui sono debole?
Credo che quanto abbiamo ricevuto, in questa giornata veramente bella, arricchente e profonda, ci possa aiutare a riflettere sul nostro cammino formativo.
Ora  tocca a noi essere disponibili e docili per accompagnare verso la santità le sorelle delle nostre comunità, con umiltà e spirito di accoglienza, vedendo in ogni sorella il volto di Cristo come ci esorta la nostra Regola di Vita.

Sr. Abrehet Kahsay