20 ottobre 2019: domenica avvolta da un cielo terso e da un sole che sembrava voler splendere in pienezza, per la celebrazione del SI’ definitivo della carissima sorella argentina suor Estela.

La chiesa parrocchiale, preparata a festa, era gremita dai bimbi della scuola S. Gaetano, in Trastevere, che hanno animato la celebrazione con il canto, dai rispettivi genitori, insegnanti, amici della parrocchia e da noi, Orsoline presenti, con la Madre generale. A nome di tutta la nostra Famiglia religiosa, abbiamo accompagnato suor Estela, affidandola, in particolare, all’Amatore nostro – Il Fedele – e ai nostri Santi che già godono la visione del Padre.
La celebrazione è stata presieduta da Mons. Ignazio Sanna, Vescovo emerito di Oristano,  con la presenza di un buon numero di sacerdoti concelebranti. Sempre particolarmente suggestivo il rito, ma resta anche vero che la Parola di Dio di questa domenica era in perfetta sintonia con il tema della ‘compassione’, scelto dalla Neo-professa come ‘stile evangelico e carismatico’ della sua vita: rivivere la compassione di Gesù, ‘mettendosi in ginocchio e sporcandosi le mani’ come il buon samaritano.
Preghiera, canti, invocazioni, emozioni: il tutto ‘fuso’ in una profonda gratitudine a Dio per questo grande dono e nel rinnovato impegno di una sequela, vissuta in semplicità e gioia, nel dono quotidiano ‘gratuito’ della nostra vita, in un servizio per amore.

La festa ha avuto il suo seguito nel cortile della Parrocchia, dove era stato preparato il buffet, condivisione con un buon numero di amici. Noi Suore ci siamo poi recate nella comunità di Trastevere e abbiamo condiviso la festa, rallegrandoci con suor Estela, aprendo con gioia e meraviglia i doni arrivati per la circostanza. Le Sorelle di Via Cassia, di Terracina e quelle venute da Bergamo, sono poi tornate alle loro comunità e, in Trastevere, la celebrazione solenne dei Vespri e la cena hanno concluso questo grande giorno.

A Maria, in particolare, abbiamo affidato suor Estela, perché possa sempre cantare l’amore misericordioso di Dio con la propria esistenza e donarlo ad ogni persona che la Provvidenza le farà incontrare. Ora lasciamo a lei la parola…

Il ‘mio’ GRAZIE…

“…ebbe compassione…”: questa ‘Parola’, riportata da Luca (10, 33), appartiene al racconto del Buon Samaritano: icona da me scelta per la mia professione perpetua. La compassione è il volto di Dio ed io, fin da piccola, nella mia famiglia, nel mio paese e poi, grazie alla Provvidenza divina, nell’Istituto delle Suore Orsoline, ho sperimentato questo grande dono. Nei mesi  di preparazione ai voti perpetui, questa Parola mi si è scolpita ancora più nel cuore, quasi come un ritmo battente: “…ebbe compassione…”. Nell’approfondire gli articoli della Regola di vita, la vita del nostro caro Fondatore e delle Sorelle che con Lui hanno realizzato questo grande ‘sogno’, ho trovato come la  compassione sia davvero il ‘filo rosso’ che si dipana nella nostra quotidiana missione educativa.

Ecco il mio GRAZIE: a Dio per il dono della vita, della vocazione religiosa; alla mia famiglia che mi ha sempre testimoniato una  grande fiducia nella Divina Providenza; ad ogni consorella orsolina con cui  ho avuto la fortuna di condividere un pezzo del mio cammino: dalla formazione iniziale fino ad oggi; alle suore che hanno avuto il compito di essermi accanto come formatrici, alle superiore delle comunità dove sono stata; alle suore della Delegazione argentina che sempre mi hanno trasmesso la loro  passione per Cristo “Unico nostro Tesoro” e la missione fra i fratelli più bisognosi..                                                                                                                                              

Un grande grazie a Madre Raffaella e, in Lei, ad ogni suora per l’accoglienza,  la cura   e l’aiuto ‘concreto’, realizzato in vari modi, per la preparazione e celebrazione della Professione perpetua.

Un grazie speciale a Madre Grata e ad ogni suora della comunità di Trastevere, a cui attualmente appartengo, per la loro generosità, ospitalità, fiducia e fraternità. Ringrazio di cuore per le preghiere con cui mi hanno accompagnata, per la semplicità e serenità nell’umile quotidiano. Quanto viene da Dio è buono: cercherò di viverlo sempre con gioia, gratuità e gratitudine.

‘Ora appartieni  alla  famiglia delle Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata di Gandino’: sono le parole rivoltemi dalla Superiora generale, al termine del rito della professione. Appartengo perciò alla Chiesa e me lo richiamano le parole del canto ‘Fratello sole e sorella luna’, che i bimbi hanno eseguito al termine della celebrazione liturgica il 20 ottobre: “Dolce è capire che non son più solo, ma che son parte di una immensa vita che generosa risplende intorno a me. Dono di Lui, del suo immenso amor.”
20 ottobre: ‘dono di Lui’  condiviso con i bambini, le famiglie, i nonni, i colleghi, le suore, i sacerdoti, i compagni di scuola e molti parrocchiani.

“… ebbe compassione…”: Gesù verso me. Vorrei  rivivere ‘Gesù capace di compassione’ ogni giorno, come sua sposa, madre ed educatrice. Maria Immacolata, Madre della compassione, ci aiuti ad essere come il Figlio suo e  doni al nostro Istituto nuove vocazioni.        Buona continuazione!

                                                                                                 Suor M. Estela Aguilera

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https://www.youtube.com/watch?v=dw9zdFMy3wM&t=712s