“Guardate a Lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire” (Sl. 33).                                                          

Novena in preparazione al dies natalis della Serva di Dio, Madre Maria Gesuina Seghezzi.

L’invito del Salmista, quasi istintivamente, fa risuonare in cuore  i ripetuti inviti di Madre Gesuina: “fissiamo lo sguardo… contempliamo il Crocifisso, nostro Sposo;prosegui sotto lo sguardo di Gesù…

Guardi tutte le cose con l’occhio della fede e in assoluto abbandono!
Guardiamolo: è il nostro programma!…leviamo in alto i cuori, là dove regna unicamente Colui che amiamo, e non soltanto in cielo, ma al tabernacolo, dove risiede, ama e prega Colui che ci basta quaggiù e senza del quale nulla può bastarci”.

“Correte attratti da quel Volto tanto amato…  lo Spirito vi spinga in questa corsa in avanti”  (Christus vivit, 299),
ci mettiamo anche noi in questa ‘corsa’ preparandoci a celebrare l’anniversario della morte di  Madre Gesuina.

Abbiamo scelto alcuni suoi ‘richiami’: sono l’eco di un vissuto  pienamente ‘attratto’,  traboccante della presenza dello  Sposo Crocifisso, da cui mai Ella ha distolto il suo sguardo; sono l’eco di quella pienezza data dal “Pane” che saziava ogni suoi istante ed era in Lei vita in abbondanza…tanto da farla scorrere nel cuore di tutti.

*** Lasciamo ad ogni comunità di scegliere il momento più opportuno per condividere questo ‘patrimonio di famiglia’.

Primo giorno
Soffrire è purificarsi
Soffrire con amore:
è abbracciare con Cristo la croce,
è salire con Cristo il Calvario,
è consumare con Cristo il proprio Sacrificio,
è cooperare con Cristo alla Redenzione dei fratelli più infelici…
è la via più sicura per godere l’eterna felicità lassù in Paradiso.

Secondo giorno
“Ogni giorno Gesù offre se stesso al Padre sull’altare della Croce: e noi, che ci gloriamo di amarLo, noi, come Lui e con Lui, dobbiamo celebrare la nostra messa quotidiana. Dobbiamo, cioè, offrirci con Gesù all’Eterno Padre, senza viltà e senza grettezze, perché Egli compia in noi i suoi disegni di misericordia, associandoci alle pene del Figliuol suo Crocifisso. Fissiamo lo sguardo nella Vittima divina e siamo generose”.

Terzo giorno
“Sempre con materna gioia saluto il giungere delle grandi solennità che mi offrono la cara occasione di rivolgervi una parola d’incitamento a tener fisso lo sguardo e desta la volontà dinanzi al sentiero ancor rosseggiante del Sangue del nostro Sposo, per salire, confortate e spronate, verso il monte santo del Signore, la perfezione, memori che breve è il passo dalla Croce alla Gloria. E se, con Gesù, coraggiosamente accetteremo l’ignominia, con Lui ancora divideremo il gaudio”.

Quarto giorno
“ Coraggio, … tenga gli occhi fissi su quel bel Paradiso dove tutte un giorno saremo e dove ogni giornata di dolore sopportato quaggiù con Gesù e per Gesù, avrà una ricompensa, una gioia, che non finirà mai…
Mediti con affetto la Passione di Gesù…La penso tutta in intimità con Dio Crocifisso in questa santa Quaresima. Difatti val di più una lacrima versata per la Passione di Gesù che digiunare un anno in pane ed acqua. Alcuni momenti di raccoglimento e di meditazione con Gesù Crocifisso trasformano tutta la giornata in unione con Lui”. 

Quinto giorno
“Neppure le occupazioni possono distrarre l’Orsolina che si tiene santamente raccolta in Lui, che è protesa verso di Lui con aspirazioni frequenti, comunioni spirituali, felice della sua presenza in lei.
Dall’aprirsi della giornata ella si dona a Gesù, gli consacra il proprio lavoro che accetta per Lui solo e vuol compiere per mezzo di Lui: e così la vita attiva è vivificata dalla contemplativa e questa completata da quella”.

 Sesto giorno.
“Abbiamo meditato con particolare affetto la Passione di Gesù, nostro divino Sposo. Specchiamoci spesso in questo esemplare perfetto e sforziamoci di accordare la nostra vita con le parole che ripetiamo ogni mattina: “Intendo di far tutto per amor vostro, per la gloria vostra, per adempire la vostra divina volontà”. A noi Orsoline, il Crocifisso pende dal petto: ricopiamone l’umiltà, il silenzio, l’obbedienza, la pazienza, l’eroismo nell’immolazione”.

Settimo giorno
“Rinnovate spiritualmente nel fervore quaresimale, il nostro animo è disposto e pronto a seguire lo Sposo sulla via che ancora rosseggia del Sangue divino. Gesù ha conosciuto tutte le gradazioni della sofferenza, culminate con la morte di croce.
A noi pure è promessa una delizia piena ed eterna con Lui, a patto che la nostra via corra parallela alla sua: via di mortificazione e di morte.
Che dice la nostra debole volontà dinanzi a sì eroico amore del dolore?… Eppure non si è degni di Gesù, se non lo si ama nell’imitazione”.

Ottavo giorno
“Non c’è nulla che dia tanta gloria a Gesù, quanto la confidenza e l’abbandono in Lui…
In questa Santa Quaresima mediti con affetto la Passione di Gesù…Le basti essere amata da Gesù…
Promettete, risolvete di essere monaca santa, tutta di Gesù. O santa o morire; e sarete Sante, se sarete piccole, semplici, vittime d’amore. Tre dunque sono le grazie che chiederemo a Maria Immacolata: l’umiltà, la purità, la santità.
La Madonna tiene elevati  e fissi gli occhi al Cielo, anche noi guardiamo in alto coll’esercizio della vita interiore”.

Nono giorno
“Ed ora, se gradite l’ultima parola, il mio “testamento spirituale”, l’indirizzo alla vostra buona volontà e lo stralcio religiosamente dalla preghiera di Gesù nell’ultima Cena, dal Suo “Testamento”. “Padre Santo, custodisci nel nome Tuo quelli che mi hai consegnato, affinché siano una cosa sola, come noi, Padre!”(Gv.17,11). Parole divine, che rivelano l’ardente brama del Salvatore di veder regnare l’amore, la concordia, l’unità fra coloro che gli appartengono. Egli prega per gli Apostoli e per tutti i fedeli della Sua Chiesa, perché gli spiriti stiano uniti nella fede e i cuori nella carità: lo spirito di fede ci mostra Gesù riposante nell’anima delle nostre Sorelle, e l’amore ci aiuta ad amarle con la più delicata carità, dirigendo direttamente le nostre delicatezze a Lui, legame divino dei cuori. Ecco il nostro dovere: fare tutto il possibile, fare ogni sacrificio, per mantenere sì bella unione di cuori nel nostro Istituto. Che delizia per il Cuor di Gesù veder compiersi a perfezione la Sua preghiera in mezzo alle Suore Orsoline, che ha colmato di tante grazie e grazie speciali!”.

“Sì, sì, tutte tutte vi benedico e ribenedico, mentre per ognuna imploro dal Buon Dio, grazia, forza, coraggio, consolazione ed aiuti innumerevoli, perché possiate voi pure percorrere la vostra “via”, lunga e benedetta, sempre sotto il Suo sguardo divino e possiate fare del gran bene per voi, per l’Istituto, per le anime. A tutte auguro un cammino lungo…ricco di divini favori e di corrispondenza.

E la Vergine Benedetta vi custodisca, per il Suo Gesù, in mezzo ad ogni pericolo, per voi lotti contro Satana, né mai lasci che lui abbia il sopravvento su le vostre anime.
Vi aiuti ad essere delle buone, delle sante Religiose; vi dia generosità illimitata nel corrispondere alle grazie di Gesù; vi insegni le delicatezze della carità verso il prossimo, la dedizione senza limiti per la causa del Signore.
Vi aiuti ad amarlo, ad amarlo, ad amarlo sempre più, sempre meglio.
Vi aiuti a ripetere ogni giorno: “Ecce Ancilla!”, ad obbedire, ad immolarvi, a lasciar che Gesù faccia di voi quello che vuole, per la gloria del Padre, per il bene delle anime.
Vi aiuti ad osservare sempre la Santa Regola e a modellarvi di continuo sulla falsariga del Vangelo, cioè ad attuare di continuo in voi i desideri di Gesù, in esso Vangelo espressi”.