All’approssimarsi del mese missionario ottobre 2020, penso sia fondamentale anche per noi Orsoline rinvigorire quel ‘germoglio’ consegnatoci nel battesimo.
Dice Papa Francesco: “Il mettersi in stato di missione è un riflesso della gratitudine. È la risposta di chi dalla gratitudine viene reso docile allo Spirito, e quindi è libero… La missione è risposta libera e consapevole alla chiamata di Dio: siamo disposti ad essere inviati ovunque per testimoniare la nostra fede in Dio, per proclamare il Vangelo, per condividere la vita divina dello Spirito, edificando la Chiesa?”.
Nel suo messaggio per la giornata missionaria, così prosegue:
“In questo anno, segnato dalle sofferenze e dalle sfide procurate dalla pandemia da covid 19, questo cammino missionario di tutta la Chiesa prosegue alla luce della parola che troviamo nel racconto della vocazione del profeta Isaia: «Eccomi, manda me» (Is 6,8). È la risposta sempre nuova alla domanda del Signore: «Chi manderò?». Questa chiamata proviene dal cuore di Dio, dalla sua misericordia che interpella sia la Chiesa sia l’umanità nell’attuale crisi mondiale…
Già l’aver ricevuto gratuitamente la vita costituisce un implicito invito ad entrare nella dinamica del dono di sé: un seme che, nei battezzati, prenderà forma matura come risposta d’amore nel matrimonio e nella verginità per il Regno di Dio. La vita umana nasce dall’amore di Dio, cresce nell’amore e tende verso l’amore. Nessuno è escluso dall’amore di Dio, e nel santo sacrificio di Gesù-Figlio sulla croce, Dio ha vinto il peccato e la morte. Per Dio, il male – persino il peccato – diventa una sfida ad amare e amare sempre di più…
La domanda che Dio pone: «Chi manderò?», ci viene nuovamente rivolta e attende da noi una risposta generosa e convinta: «Eccomi, manda me!» (Is 6,8). Dio continua a cercare chi inviare al mondo e alle genti per testimoniare il suo amore, la sua salvezza dal peccato e dalla morte, la sua liberazione dal male”.

Nel discorso preparato per l’assemblea delle POM (Pontificie Opere Missionarie), Papa Francesco – richiamando l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium – delinea i tratti distintivi della missione:
attrattiva – gratitudine e gratuità – umiltà – facilitare, non complicare – prossimità nella vita ‘in atto’ – il‘sensus fidei’ del popolo di Dio – predilezione per i piccoli e i poveri.
Questi testi e la programmazione dell’anno, da parte del CMD (Centro Missionario Diocesano) di Bergamo, sono stati oggetto di riflessione e condivisione nell’incontro della “Consulta religiosi per la missione”, svoltasi il 14 settembre, presso la sede del Centro e a cui ho partecipato a nome del nostro Istituto.
Si è iniziato con un momento di preghiera, in cui abbiamo fatto memoria anche di tutti i consacrati/e morti in questi mesi di pandemia.
Dopo un breve giro di presentazione degli intervenuti, don Massimo Rizzi (Direttore del CMD) ha  ricordato che la Consulta è aperta non solo ai componenti degli istituti religiosi prettamente missionari, ma anche ad altri  istituti aventi delle missioni ed ha elencato i tre obbiettivi / progetti riservati a questa consulta:

  1. SENSIBILIZZAZIONE MISSIONARIA della nostra comunità diocesana e di ogni comunità religiosa, per vivere e condividere uno stile missionario che porti a scelte operative.
  2. COLLABORAZIONE MISSIONARIA con il CMD (Giornate missionarie, formazione…)
  3. PROGETTAZIONE MISSIONARIA: quando un singolo missionario/a presenta un progetto, vengono informati e coinvolti anche i vari superiori di chi presenta il progetto (i progetti presentati durante l’anno, vengono vagliati da una commissione apposita nei mesi di ottobre e aprile).

Ha poi illustrato il cammino che il CMD vuole compiere in questo anno pastorale un po’ particolare, alla luce della lettera pastorale del vescovo Francesco Beschi “Servire la vita dove la vita accade” e le varie iniziative in programma per il Mese di Ottobre, mese missionario per eccellenza. Iniziative che si possono trovare elencate nel sito del CMD.
Si è evidenziata l’importanza di un aggiornamento sia dei missionari bergamaschi che operano nei vari territori di missione, sia dei gruppi missionari e di altre realtà presenti sul territorio diocesano. Si propone la preparazione di una scheda  in cui ogni istituto segnalerà eventuali gruppi e realtà che gravitano intorno ad esso, al fine di creare una maggiore sinergia di forze tra tutti i soggetti che hanno a cuore la missione.
Sia veramente anche per tutte noi un mese ‘missionario’: “…la chiamata alla missione, l’invito ad uscire da se stessi per amore di Dio e del prossimo si presenta come opportunità di condivisione, di servizio, di intercessione. La missione che Dio affida a ciascuno fa passare dall’io pauroso e chiuso all’io ritrovato e rinnovato dal dono di sé” (Papa Francesco).
La Vergine Maria “discepola missionaria del proprio Figlio Gesù, continui a intercedere per noi e a sostenerci”.

Suor Scolastica Valli