In questa terza domenica di Avvento, detta “Gaudete”, la liturgia ci invita alla gioia, come l’antifona di ingresso ricorda: “Rallegratevi nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi…”
Perché rallegrarci? Come rallegrarci in questo tempo non facile?
Perché il Signore, comunque e sempre, è vicino ed è Lui la fonte della nostra gioia. Sì il Signore è vicino, lo testimonia Giovanni il Battista: in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete… IN MEZZO A VOI STA…
Invitati alla gioia, a ricevere il lieto annunzio destinato ai miseri, perché il Padre ha mandato suo Figlio a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, a promulgare l’anno di grazia del Signore…
Non potevano mancare nello “spartito” di questa armoniosa liturgia domenicale, le note del Magnificat di Maria: “l’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva…
… grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente… ha ricolmato di beni gli affamati… ha soccorso Israele…
La nostra gioia nasce, dunque, dall’esperienza che facciamo di Dio.
Fermiamoci, allora, e consideriamo l’agire silenzioso di Dio nella nostra vita: non è forse vero che anche noi abbiamo sperimentato il balsamo del Suo conforto nei nostri cuori spezzati? … o il gusto della vera libertà, che Cristo stesso ci ha guadagnato? La libertà di servire e amare gli altri…
Possiamo quindi intuire un altro atteggiamento per preparare la via al Signore in questo cammino di Avvento: guardare di più a ciò che Lui fa per noi… e rendergli grazie!
Questa domenica ci ricorda quale deve essere la nostra testimonianza davanti al mondo: dare ragione con gioia della speranza che è in noi e gridare a tutti la bontà del Signore, come Madre Dositea scriveva: