Nell’ambito sinodale che stiamo vivendo come Chiesa Archidiocesana di Cordoba (Argentina), il 30 ottobre ci siamo uniti ai giovani della nostra Parrocchia “Nostra Signora della Candelaria” insieme a Padre Luis Luján, della Congregazione dei “Missionari Oblati di Maria Immacolata” per concludere il mese delle missioni nella periferia del territorio della Parrocchia.
Come Ursulina di Maria Vergine Immacolata ho vissuto questo tempo con l’atteggiamento di “serva della missione, che va con sollecitudine dove i fratelli ci aspettano”, perché, come ci ricorda il Papa: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (Atti 4,20).
In questo tempo di pandemia, che stiamo ancora attraversando e di fronte all’incertezza di ciò che verrà, sento viva la chiamata del Signore che continua ad invitarmi ad accompagnare e portare ai fratelli la sua Parola, la gioia di vivere con speranza e insieme al Popolo di Dio testimoniare l’amore compassionevole e misericordioso di Dio, perché come evidenzia Papa Francesco: «Oggi, Gesù ha bisogno di cuori che siano capaci di vivere la loro vocazione come una vera storia d’amore, che li faccia uscire alle periferie del mondo e diventare messaggeri e strumenti di compassione». (Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2021). «Eccomi, manda me» (Is 6,8)

Condivido anche altre tre testimonianze: di Padre Luis Luján (OMI), di Martina nostra Aspirante e Mateo, un membro del gruppo giovanile che ha partecipato a questa esperienza missionaria.

Sr. M. Silvia N. Malagueño
Comunità Sant’Angela Merici – Córdoba-Argentina

Padre Luís Luján, giovane sacerdote della parrocchia:
Il Papa ci invita a vivere l’evangelizzazione in una chiesa in uscita, che accorcia le distanze, che va incontro, che non resta chiusa in se stessa. Questo è molto importante per capire il dinamismo della missione. Essere inviati da Gesù ad annunciare il Vangelo è essere sempre in cammino, rinnovarsi e andare incontro ai fratelli. Abbiamo potuto condividere un pomeriggio di missione con le suore Orsoline e i giovani della parrocchia Nostra Signora della Candelaria.
In questi tempi di reclusione, poter uscire e condividere la gioia della fede è anche ritrovare volti segnati dall’angoscia, dal dolore e dalla malattia.
La gente continua a venire ad un eremo, alla celebrazione eucaristica, a chiedere una benedizione, tutto questo ci dimostra che nel profondo del popolo di Dio c’è una fede che si manifesta in cose semplici, si rallegra della visita e sperimenta una Chiesa che è vicina a loro, che si apre all’incontro.
Abbiamo vissuto un piacevole momento insieme alle persone che hanno partecipato, abbiamo constatato la loro gioia di poter partecipare e condividere la stessa fede.

Padre Luis Luján (OMI)

Martina, la nostra aspirante:
Aperta allo spirito sinodale che stiamo vivendo come Chiesa di Córdoba, la mia attenzione si è concentrata sull’ascolto di tutti i nostri fratelli. Così, quando siamo andati in missione (un luogo in cui non eravamo mai andati, anche se si trova vicino al tempio parrocchiale) è stata una sorpresa guardarli e ascoltare i loro desideri; sentivo la presenza del Sacro Cuore di Gesù in loro.
Ci hanno accolto con entusiasmo, come se ci aspettassero da tempo e hanno condiviso con noi le loro speranze e le loro storie di vita. È stato molto gratificante per me trovare cuori contenti, allo stesso modo di quando sono andata in missione in altre province, ma questa volta semplicemente incontrando i nostri fratelli della stessa parrocchia. Questo mi ha fatto ricordare che la missione inizia ogni giorno, con la famiglia e la comunità, sempre vigilanti e attenti ai bisogni dell’altro.
Gioiosi e riconoscenti, abbiamo concluso la giornata con la celebrazione della Santa Messa nell’Eremo de “La Virgen del Valle” situato nel quartiere.

Martina

Mateo Marraro
Con il gruppo di giovani della parrocchia Nostra Signora della Candelaria, siamo andati in missione in una zona povera, poco distante dalla nostra parrocchia. Bussando alla porta di una ventina di case (cfr. Ap 3,20), pur nella povertà, in diverse di esse abbiamo trovato un bel tesoro: la disponibilità a conoscerci reciprocamente, a condividere la vita in semplicità… così siamo entrati in comunione. Non c’è stato nulla di straordinario, o qualcosa di miracoloso come “guarire un malato”. Grazie a Dio, loro stanno – tutto sommato – bene.
Questo piccolo gesto – disinteressato – di avvicinarsi a loro è stato il piccolo seme che ha acceso la speranza di iniziare con loro un nuovo processo pastorale.
Credo importante non perdere mai di vista gli atteggiamenti di “aprire il cuore” ed “entrare in comunione”: sono fondamentali per camminare insieme.

Mateo Marraro

En el marco sinodal que estamos viviendo como Iglesia Arquidiocesana, el 30 de octubre nos unimos a los jóvenes de nuestra Parroquia “Ntra. Señora de La Candelaria junto con Padre Luís Luján, de la Congregación de los “Misioneros Oblatos de María Inmaculada” para concluir el mes de la misiones en la periferia del territorio de la Parroquia.
Como Ursulina de la Inmaculada Virgen María he vivido este tiempo con la actitud de “sierva de la misión que va con solicitud allí donde los hermanos esperan” porque como nos recuerda el Papa: «No podemos dejar de hablar de lo que hemos visto y oído» (Hch 4,20)
En este tiempo de Pandemia, que aún estamos transitando y ante la incertidumbre de lo que vendrá, siento viva la llamada del Señor que sigue invitándome a acompañar y llevar a los hermanos su Palabra, la alegría de vivir con esperanza y junto al Pueblo de Dios testimoniar el amor, compasivo y misericordioso de Dios Padre, porque, como resalta el Papa Francisco: «Hoy, Jesús necesita corazones que sean capaces de vivir su vocación como una verdadera historia de amor, que les haga salir a las periferias del mundo y convertirse en mensajeros e instrumentos de compasión».
«Aquí estoy, envíame» (Is 6,8)

Hna. M. Silvia N. Malagueño
Comunidad Sta. Ángela Merici- Córdoba-Argentina

Comparto también otro tres testimonios: de Padre Luis Luján (OMI), de Martina nuestra Aspirante y Mateo un joven del grupo juvenil que participado de esta experiencia misionera.

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