Dagli scritti: «Viviamo anche noi la nostra Messa, offrendoci con Gesù, per le mani della Vergine, all’Eterno Padre, ostie sante per la salute dell’umanità… A noi Orsoline, il Crocifisso pende dal petto: ricopiamone l’umiltà, il silenzio, l’obbedienza, la pazienza, l’eroismo nell’immolazione! Lavoriamo noi stesse: un pochino oggi, un poco domani, ci avvicineremo alla meta dei nostri sforzi».

Dalle testimonianze: «La configurazione a Cristo Crocifisso era il suo unico desiderio: soffrire con Lui e per il bene delle anime. Ardeva dal desiderio di far amare Dio».
«Era convinta che “la fecondità dell’apostolato sgorga dal costato aperto del Crocifisso, più che dalle doti dell’apostolo” (P. sp., 110). Gesù era per madre Gesuina il tesoro, la perla per la quale vale la pena perdere tutto. Tener fisso lo sguardo su di lui Crocifisso, ascoltarlo, imitarlo, partecipare alla sua passione, condividere la sua sete per la gloria del Padre e per la salvezza delle anime: questi i temi ricorrenti delle sue esortazioni, delle sue lettere».