– Dagli scritti: «La santa Regola dice: “Saranno molto facili a compatirsi”. E lo stesso San Paolo ci suggerisce: “Sopportatevi, in carità”. Difetti tutte ne abbiamo; ma c’è un rimedio contro questo male comune: sopportare ognuna, e tutte, a vicenda, i difetti delle altre. Ma, in generale, non succede il contrario?… Vediamo la pagliuzza nell’occhio altrui, e siamo poi cieche per la trave, che sta nel nostro. E mentre siamo intolleranti degli altrui difetti, siamo poi tanto ed eccessivamente benigne verso i nostri; pretendiamo l’altrui compatimento, ma non sappiamo compatire… Soltanto la carità compie il miracolo della convivenza nella pace, mediante il continuo e generoso compatimento».

Dalle testimonianze: «Una sera, dopo l’ultima visita, sapendo che Madre Gesuina sostava a lungo in preghiera, mi avvicinai per dirle cosa mi era capitato durante il giorno, ed ero molto angustiata per una frase (non troppo accettabile) ricevuta da una consorella. Lei, con la sua umile virtù e carità, m’invitò a rimanere in chiesa e mi fece inginocchiare davanti al Tabernacolo, invitandomi a raccontare tutto a Gesù con semplicità. Dopo aver pregato e pianto, mi sentii trasformata e mi alzai con un desiderio tale da saper dimenticare l’angoscia e la forte tentazione, con una gioia tale da riuscire a vincermi e ad essere pronta a dimenticare e a perdonare chi mi aveva provocato».