– Dagli scritti: «Un’anima interiore non si accontenta di umiltà di sentimenti o di parole, ma accetta il pane dell’umiliazione; sia pure attraverso più o meno frequenti sconfitte, riuscirà a tacere e a sopportare offese, mormorazioni, ingiurie, disprezzi. Pensa di meritare tutto, che tutto le è dovuto per consolidare la sua virtù e darle occasione di espiare i suoi peccati».

Dalle testimonianze: «Una virtù caratteristica di madre Gesuina era proprio l’umiltà. Umiltà vera, profonda, non fittizia, perché attribuiva ogni onore e lode a Colui che era l’unico motivo di tutto il suo agire… Ella non temeva di confessare apertamente a tutti di non avere istruzione alcuna e di meritare l’ultimo posto nell’Istituto, non i posti di responsabilità, da lei sempre occupati, a partire dalla sua giovinezza! E quando la superiora generale le faceva qualche osservazione, la riceveva volentieri, ringraziava e pregava di non usarle riguardo di sorta».