Dagli scritti: «La Vergine Santa illumini la via che ci porta a Gesù… Chiediamo alla cara Vergine la grazia di amare tanto tanto Gesù e – per Lui – tanto le anime, specie quelle della nostra comunità».

Dalle testimonianze: «A Madre Gesuina piaceva chiamare la Madonna “superiora della casa”, per dire che dovevamo sentirla vicina come una mamma che capisce e comprende tutto, quindi sicure di essere aiutate. Nella novena dell’Immacolata, patrona dell’Istituto, e in altre feste mariane ci invitava a prepararci con la preghiera, il sacrificio, il digiuno: non solo il digiuno del cibo, ma degli occhi, della volontà, della gola, delle parole… Maria era amata da lei come la donna per eccellenza: pura, immacolata, di una obbedienza totale di fronte al progetto di Dio».