Sabato mattina 7 maggio 2022, in casa generalizia a Bergamo, si è ritrovato un bel gruppo di suore per partecipare all’incontro formativo: «La spiritualità di comunione della Venerabile Madre Dositea Bottani». Questo evento rientra in una serie di iniziative programmate per festeggiare la Venerabilità di Madre Dositea, decretata da papa Francesco il 25 novembre 2021 nell’udienza al Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinale Marcello Semeraro.

  1. Il saluto della Madre generale

Si è iniziato con un momento di preghiera, leggendo versetti dal vangelo di Giovanni 17 e brani della lettera circolare di Madre Dositea per il Natale 1957, sul tema dell’unità per cui Gesù ha pregato e ha dato la vita.
Quindi la Superiora generale, Madre Raffaella Pedrini, ha introdotto l’incontro esprimendo la gioia dell’intero Istituto per il dono del Decreto sulle virtù eroiche di Madre Dositea e invitando tutte a far tesoro di questa grazia con l’approfondimento della sua spiritualità (clicca qui per vedere il suo intervento). Ha presentato poi il Relatore venuto da Roma, padre Amedeo Ferrari, o.f.m. conventuale, psicologo e teologo moralista, docente universitario e formatore di migliaia di religiosi alla spiritualità del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich, caratterizzato dal carisma dell’unità.

  1. Nella prima relazione, padre Ferrari ha ringraziato per aver ricevuto il dono di conoscere la vita e gli scritti di Madre Dositea, che apprezza molto.

Ha quindi sviluppato il tema: «Brevi cenni sull’aspetto teologico e antropologico della comunione fraterna». Rifacendosi al Concilio Vaticano II e al Magistero, in particolare di papa Francesco, ha sottolineato la svolta antropologica in atto oggi nella Chiesa e nel mondo, nel passaggio dall’io al noi, dalla “vita in comune” alla “comunione di vita”. Citando Emmanuel Mounier, filosofo del “personalismo comunitario”, padre Amedeo ha evidenziato che il rapporto dell’io con il tu è l’amore, con il quale la persona si decentra e si realizza donandosi. Questo “perdersi per amore” è fonte di gioia vera.
Soffermandosi sull’aspetto teologico, ha poi individuato tre pilastri dell’unità voluta da Gesù:
– la Chiesa è comunione, famiglia radunata dalla Trinità;
– la scoperta di Gesù Crocifisso che ricompone i rapporti con Dio e con l’umanità rovinati dal peccato;
– l’Eucaristia come sacramento di unità, che giorno per giorno ci unisce a Gesù e ci trasforma in Lui, nel suo Corpo donato e nel suo Sangue versato per la salvezza del mondo.

  1. Nella seconda relazione, padre Ferrari ha svolto l’argomento: «”Che siano una cosa sola, perché il mondo creda”: il cammino di Madre Dositea e il suo magistero sulla spiritualità di comunione per la missione». Dopo aver presentato alcuni aspetti caratteristici della figura di Madre Dositea, per i quali è considerata profeta di santità nella Chiesa di oggi, padre Amedeo ha messo in luce le “radici profonde” che hanno permesso alla nuova Venerabile di incarnare il carisma dell’unità e di guidare l’Istituto nel cammino di rinnovamento sognato dal Concilio. Fondamentalmente è stata una donna di comunione, perché ha saputo mettersi in ascolto dello Spirito che parla alla Chiesa in ogni tempo e la rinnova, per fare dell’umanità “un popolo adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. E Madre Dositea, nella sua vita e nei suoi scritti, ha sempre stimolato le comunità delle Orsoline a pregare e a donarsi senza misura per «imitare le relazioni che legano, nell’Unica Natura Divina, le tre Persone della SS. Trinità, come è consentito, ben inteso, alla fragilità umana, traducendo nella vita pratica la preghiera di Gesù nel Cenacolo: “Che essi, Padre, siano uno, come siamo noi”. Le Tre Persone Divine si amano, si lodano, si venerano, compiono ogni azione in divina Unità».

Padre Amedeo si è quindi soffermato ampiamente sulla Lettera Apostolica “Novo Millennio ineunte” di Giovanni Paolo II (2000) che, soprattutto nella parte IV “Testimoni dell’amore“, delinea «l’altro grande ambito in cui occorrerà esprimere un deciso impegno programmatico, a livello di Chiesa universale e di Chiese particolari: quello della comunione (koinonìa) che incarna e manifesta l’essenza stessa del mistero della Chiesa».

  1. Due video dell’Istituto. In serata, la comunità di Bergamo si è nuovamente trovata nella sala multimediale per la visione del documentario “Nel solco dell’amore“, fatto realizzare da Madre Dositea nel 1959, come uno dei frutti delle feste centenarie del 1958, per condividere con le comunità e i collaboratori il carisma e le opere dell’Istituto.

In seguito è stato proiettato il video “Suor Dositea Bottani: un canto d’amore”, realizzato nel 2010, in occasione del 40° anniversario di morte della Madre.

Grazie alle parole di padre Amedeo, ricche di esperienza comunionale, e anche all’incontro di tante sorelle, abbiamo vissuto una giornata intensa, nell’amore e nella gioia, che vogliamo condividere attraverso i link pubblicati qui sotto.

Suor Melania Balini