Il 19 luglio 1858, le prime 19 suore Orsoline a Gandino emettevano i voti pubblici di castità, povertà, obbedienza alla presenza del Vescovo di Bergamo Mons. Pietro Luigi Speranza, che approvava l’Istituto di diritto diocesano e incoraggiava la missione educativa a cui le suore si dedicavano da 40 anni, secondo il carisma del Fondatore don Francesco Della Madonna (1771-1846).
La Venerabile Madre Dositea Bottani, superiora generale, in preparazione alle feste centenarie (1858-1958) ha commentato questa fondamentale data dell’Istituto nelle sue lettere circolari. A pasqua del 1957 sottolineava la dimensione ecclesiale e mariana di questo evento:

«Il 19 luglio del 1858, il Vescovo di Bergamo, Monsignor Luigi Speranza di venerata memoria, con bontà e parole di Padre, erigeva il piccolo Istituto nostro… in Congregazione Religiosa di Diritto Diocesano: ci riconosceva, cioè, “parte della Chiesa”, dopo lunghi, tumultuosi, laboriosi e dolorosi anni di attesa, sui quali la biografia di “Don Francesco” ha un poco alzato il velo.
Il 19 luglio di quel benedetto anno, segnava il terzo dei giorni che seguirono l’ultima apparizione della Vergine Immacolata di Lourdes, a Bernardetta: il giorno, dunque, in cui la povera figlia dei Pirenei rientrava, dopo la breve parentesi di soprannaturale, nella vita “ordinaria”».

Il 25 marzo 1958 dedicava l’intera lettera circolare alla meditazione sul 19 luglio 1858, data che segna un nuovo inizio dell’Istituto, dopo 40 anni di sacrifici vissuti nella generosità e nella gioia, fondata sulla fiducia nella provvidenza. Madre Dositea vede nell’approvazione dell’Istituto un dono dell’Immacolata, apparsa a Lourdes proprio in quell’anno. (Clicca qui per leggere la lettera di Madre Dositea).

Nella galleria fotografica riproponiamo alcune foto dell’ultima parte della meravigliosa rievocazione storica “Un vento nuovo a Gandino. Don Francesco Della Madonna e le Orsoline di M.V.I., realizzata dalla Pro Loco, dal Comune e dalla parrocchia di Gandino il 1° luglio 2017 nella VIII edizione di “In saecula”, con la regia del dott. Silvio Tomasini. Le foto sono di Marco Presti, che ringraziamo.