1818 – DON FRANCESCO HA SOGNATO! – 2022

Il salmista prega: «Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare» (Sal 126,1). Dio fa sognare! Il sogno-stupore che viene da lui, fa vedere la novità che Egli suscita e, riempendo i cuori di speranza, fa desiderare un mondo migliore e agire perché ciò si realizzi.
Questa è l’esperienza di don Francesco Della Madonna, nostro Padre e uomo capace di sognare: l’oggi è la realizzazione, nella storia, di questo sogno!
La sera del 3 dicembre 1818  ha con sé, a Gandino,  quattro donne che hanno deciso in cuor loro di giocarsi nella realizzazione del sogno di questo Parroco: dare inizio alla scuola per le fanciulle…e perché no?…permettere a queste donne e ad altre, di unirsi per far dono della loro vita a Dio, proprio  nel servizio educativo.
Sono avvolte da una atmosfera di povertà assoluta – abitazione provvisoria, sedute su fascine di legna, una misera cena – ma nel loro cuore, come in quello di don Francesco c’è un sogno e “i sognatori ce la fanno sempre se non smettono di crederci”. Ci credono non perché contano su di sé, ma si fidano del ‘sogno’ affidato loro e per il quale nulla può essere di ostacolo.
Mi affascina sempre questo ‘celebrare la memoria degli inizi’ della mia Famiglia religiosa e sinceramente dentro mi interrogo: ho lo stesso coraggio delle prime Sorelle? Sento di aver ricevuto un ‘sogno’ che va  realizzato anche oggi, nella mia storia quotidiana? La mia esistenza è ritmata maggiormente dal sognare o dalla rassegnazione di un passato che non tornerà più?
Ogni giorno la Parola di Dio si fa ‘richiamo impetuoso’ a un vissuto che sia generare, nella forza vitale dello Spirito, vita ‘viva’, feconda di doni ricevuti, moltiplicati, condivisi in una gioiosa gratuità che mi deve caratterizzare nel mio essere ‘donna consacrata a Cristo’, in un dare la vita, qui ed ora, nella semplicità di un quotidiano che, anziché risultare banale, è terreno fertile per il seme che deve marcire per germogliare.
Sì, dono grande fare memoria degli inizi, purché mi trovi ‘vivente’, capace di uscire dal mio ‘rifugio’ e andare a disegnare la mia vita secondo le indicazione del cuore, attento e aperto alla voce dello Spirito, che è il presente, la realtà che incontro e in cui Lui, L’Amore  è sempre presente, per camminare con me e condurmi.
Il mio augurio: il quotidiano sia l’occasione per incrementare la propria capacità di ‘sognare’ nella libertà dello Spirito che non cessa di ‘gemere con gemiti inesprimibili’ in ciascuna, affinché il cammino sia ritmato dalla fantasia divina e dal coraggio di piccoli passi che permettono , ancora oggi, di dire all’umanità intera: Dio ci ama!
In questi tempi così freddi e pieni di negatività, è fondamentale essere ancora in grado di sognare.  “Fai della tua vita un sogno e di un sogno una realtà” diceva  Antoine de Saint-Exupery, poiché  le persone davvero realizzate sono quelle che non si limitano a sognare. Se vogliamo ottenere ciò che desideriamo davvero, è necessario agire, passare dalla teoria alla pratica.
Così Papa Francesco . “I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana… I sogni ti svegliano, ti portano in là, sono le stelle più luminose, quelle che indicano un cammino diverso per l’umanità. Ecco, voi avete nel cuore queste stelle brillanti che sono i vostri sogni: sono la vostra responsabilità e il vostro tesoro”.

Suor Scolastica Valli

ERA IL 3 DICEMBRE…

In quel tempo Don Francesco,
dal cuore grande per la salvezza della donna,
disse alle giovani della Brianza:
Venite figlie, ascoltatemi,
vi rivelerò ciò che lo Spirito mi ha suscitato in cuore:
vedete quelle ragazze di Gandino, provo compassione per loro,
sono abbandonate, hanno bisogno d’istruzione
e voi potete fare qualcosa per loro!

Venite, voi siete maestre e potete far loro del bene.
Hanno bisogno d’incontrare madri spirituali dal cuore grande.
Voi avete la spiritualità di S. Angela Merici e
il suo stile educativo
che si configura come “pedagogia dell’amore”,
pone la persona al centro dell’attenzione.

Oggi don Francesco ripete ad ognuna di noi:
sii madre amorevole e prenditi cura delle giovani;
la tua vocazione di sposa e madre (spirituale) può diventare
testimonianza per le famiglie di oggi
che tanto faticano in ordine alla fedeltà
e all’educazione dei figli.

Grazie, don Francesco, per i tuoi insegnamenti
e permetti che ricordiamo la fiducia tua in Dio,
quando all’inizio, per due volte hai chiesto alle Autorità
l’approvazione canonica della nascente opera
e per due volte, non è stata concessa per insufficiente dotazione,
ma tu non hai desistito.

Oggi siamo noi, tue figlie a cui non manca nulla,
a chiederti di intercedere da Dio, a cui nulla è impossibile,
nuove vocazioni per il nostro amato Istituto,
perché possiamo continuare l’opera da te tanto desiderata:
formazione delle giovani, delle famiglie e tanti altri nuovi ed urgenti bisogni.
                                                                   

                                                                                      Madre Grata Sirtoli

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