Il 18 febbraio 1882 la Serva di Dio madre Gesuina Seghezzi nacque a Premolo, terzogenita di Antonio e Margherita Titta, e fu battezzata subito dal parroco don Angelo Asperti perché era in pericolo di vita. La foto riprodotta in home page è stata scattata a Premolo in quegli anni e rappresenta tre donne che portano in chiesa per il battesimo un neonato, adagiato su un cuscino e protetto da coperte.
La foto, qui a sinistra, ritrae madre Gesuina nella cappella di casa generalizia a Bergamo il 18 febbraio 1962, quando fu festeggiata nel suo 80° compleanno con una celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo emerito di Asmara, il Frate Cappuccino mons. Luigi Giangrisostomo Marinoni, che era stato suo confessore dal 1923 al 1936 e le faceva visita ogni volta che dall’Eritrea tornava in bergamasca. Sulla nostra rivista “Sub tuum praesidium Maria” (n. 1 del 1962, pagine 26-27) è riportata la cronaca di quel giorno, con una preziosa sottolineatura. All’omelia mons. Marinoni «tenne un sentito e caldo discorso di circostanza sul tema “Tu e noi”, nel quale mise in chiara luce come madre Gesuina è per noi il SIGNUM DEI, il segno a cui noi dobbiamo sempre tener fissi gli occhi per non smarrirci, il segno che dobbiamo sempre seguire per raggiungere la meta, il segno indicatore della strada della santità, propria di ogni Orsolina di Maria Vergine Immacolata di Gandino».
Anche oggi, a 141 anni dalla sua nascita, madre Gesuina è per noi “segno di Dio” per un gioioso e generoso cammino di santità personale e comunitaria.
Il regalo più bello che possiamo offrirle per il suo compleanno è senza dubbio l’unione fraterna. Nella lettera circolare del Natale 1941, madre Gesuina ha scritto: «Mi sento rapita dalla bellezza dell’unione fraterna» e poi ha commentato le parole-testamento di Gesù nell’ultima cena ai suoi discepoli.
Nel semplice poster preparato per l’anniversario (clicca qui) è riportato questo bellissimo brano tratto dalla lettera di madre Gesuina alle Suore Orsoline per il Natale 1941.