Gandino, 18-19 febbraio 2023: secondo appuntamento formativo guidato da Fratel Michael Davide Semeraro per continuare la tematica «Passione per il Vangelo che si fa testimonianza di comunità nella missione».

Una quarantina le suore presenti, desiderose di “riprendere” il cammino per ridare qualità e “spina dorsale” alla nostra vita di consacrate. L’icona biblica proposta questa volta da Fratel Michael è stata infatti la guarigione della donna curva (Luca, 13,10-13), espressione di quel ripiegamento su se stessi che può influire negativamente sulla nostra vita personale e comunitaria. Gesù, senza che lei chieda nulla, la vuole guarire: la rimette diritta, le da nuova vita, la mette in condizione di vedere la realtà e non solamente se stessa e il proprio limite…
Abbiamo colto, anche da altri gesti di guarigione operate da Gesù, che il fine, l’esito del miracolo è il servizio.
La suocera di Pietro, per esempio, “si mise a servirli”…
Immagini che facilmente ci consentono di immedesimarci in queste persone e di vedere in Gesù l’unico Salvatore, Colui che ci rende capaci di vivere nel dono di noi stesse.
L’invito, quindi, a cogliere il limite come il luogo teologico di discernimento e a considerare l’importanza della fiducia reciproca, affinché esso divenga benedizione. Questo il filo rosso delle due giornate, durante le quali oltre all’ascolto, ci si è esercitate al dialogo, nella ricerca di ciò che “paralizza” la nostra vita e dei passi che siamo chiamate a fare per lasciarci  “guarire”.

Ringraziamo anche Madre Raffaella che nel suo intervento di sabato pomeriggio, commentando i versetti del Vangelo di Matteo “Ti rendo lode Padre, Signore del cielo e della terra…”ci ha regalato l’opportunità di un comune impegno quaresimale, che provo a sintetizzare così:

  • Cogliere nel grido di giubilo di Gesù l’invito a rallegrarci della volontà del Padre
  • Riflettere sui nostri servizi e interrogarci: la nostra missione educativa è al servizio della via delle beatitudini?
  • Rileggere i nostri voti alla luce delle relazioni che viviamo, riprendendo anche i criteri offerti da Fratel Michael

Non resta che l’augurio vicendevole per un buon cammino!

Suor M. Graziella Cornolti