Il 12 dicembre 2022 due suore Orsoline “atterravano” in terra di Svezia per una nuova missione: servire la chiesa locale e in particolare la comunità degli eritrei ed ethiopici di rito Gheez, animando cammini di fede cristiana sia con la catechesi che con la liturgia. Ad esse si univa, nel febbraio 2023, una terza sorella che andava a completare la nuova comunità.

“Ringraziate il buon Dio con noi per la sua infinita bontà e provvidenza. Egli ci sta accompagnando dove e come vuole, noi crediamo al suo amore e ci lasciamo condurre da Lui” scrive oggi con gioia suor Rosina Eyob che, a un anno di distanza, ricorda il giorno di arrivo a Stoccolma, dopo una lunga attesa per i documenti di ingresso nel Paese!

Ad invitarci e accoglierci nella sua diocesi è stato il Card. Anders Arborelius arcivescovo di Stoccolma che pochi giorni fa ha fatto alla comunità il regalo più bello: la celebrazione della Messa nella piccola cappella dell’abitazione delle suore, concedendo poi di conservare l’Eucarestia.
Già il giorno 11 ottobre 2023 la Madre generale aveva eretto ufficialmente, con decreto, la comunità composta da suor Rosina Eyob, suor Lettecristos Kidane e suor Hawariat Zerai . La visita del Cardinale, lo scorso 6 dicembre 2023, ha reso ancora più ufficiale ed ecclesiale la presenza delle Orsoline in terra svedese.

A rappresentare la Madre generale, già impegnata nella sua visita alle sorelle del Kenya, era presente la consigliera suor Tsehay Arega Tessema che con gioia condivide quanto ha vissuto:

“Arrivando a Stoccolma il 5 dicembre, è stata per me una grande sorpresa vedere in ogni luogo mucchi di neve, automobili e case in legno coperte di neve: ho ammirato la bellezza di questo Paese che non conoscevo!
Il giorno dopo, presenti il Cardinale, il parroco degli immigrati di Ethiopia ed Eritrea, Abba Haile Tesfamariam e la signora Giovanna che lavora nell’ufficio della diocesi, ho condiviso con le suore la gioia di avere per la prima volta Gesù Eucaristico nella comunità, con la celebrazione della S. Messa. Prima di celebrare, Sua Eminenza ha benedetto non solo la cappellina e i vasi sacri ma anche tutti gli altri ambienti della casa e chi vi abita. La gioia è continuata con il pranzo condiviso in semplicità che mi ha fatto dire con il salmista “Ecco, quant’è buono e quant’è piacevole, che i fratelli dimorino insieme (sal 133, 1-3 )”. Ringraziamo il Signore per questa grazia.
Nel giorno dell’Immacolata, con Abba Asfaha Kidanemariam, che ha lavorato tanti anni con gli immigrati, abbiamo nuovamente celebrato la S. Messa in rito Gheez.
Anche se mi son fermata pochi giorni, ho sperimentato la missione affidata a noi Orsoline: la visita agli anziani della casa di riposo, presso cui abitano le suore, così pure la visita alle famiglie di immigrati, durante la quale si prega insieme e si condivide la Parola di Dio.
L’attività principale rimane però l’animazione della S. Messa domenicale e del S. Rosario, due volte la settimana. A questi appuntamenti, che si svolgono nella chiesa di S. Eugenia, partecipano molti fedeli, compresi giovani e bambini ai quali le suore offrono momenti di catechesi specifici.
Molte delle persone che ho incontrato hanno espresso gratitudine per la presenza e il servizio che stanno svolgendo le suore.
Per una effettiva integrazione le suore stanno frequentando la scuola per apprendere la lingua svedese, tutte le mattine da lunedì al venerdì; attualmente, con gli anziani della casa di riposo e la gente locale, stanno parlando poche parole, aiutate anche dall’inglese… e del linguaggio dell’amore che, nella tradizione delle Orsoline, si esprime anche con “occhi sereni e labbra sorridenti”!

“Ringraziamo il Signore per le sue grazie – è stato il mio saluto ai fratelli riuniti per la preghiera in rito Ghezz – e preghiamo insieme per la pace e per l’unita dei cristiani, con le parole stesse di Gesù: “Tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me” (Giovanni 17,21-23). Sia glorificato il Suo nome! Amen

Suor Graziella Cornolti