VIENI, SPOSA DELL’ALTISSIMO…

Nella solennità di Sant’Angela, patrona della nostra famiglia religiosa, il Signore ha chiamato a sé suor M. Deodata Vitali, di anni 85. Si trovava nella casa di Gandino dal 2015, dove era stata accompagnata per cure mediche, dopo aver trascorso un anno in casa generalizia a Bergamo. Nel febbraio 2014 aveva dovuto lasciare la comunità di Terracina, dove era vissuta ben 47 anni insegnando nella scuola primaria San  Giuseppe.

Il Signore le conceda di contemplare ora il “luminosissimo suo volto”, quel volto che suor Deodata ha cercato in tanti bambini, ragazzi, famiglie, consorelle, dedicandosi con passione alla missione propria dell’Orsolina: educare secondo la pedagogia dell’amore, ereditata da Sant’Angela.

Il funerale sarà celebrato lunedì 29 gennaio alle ore 15.00 nella chiesa di San Carlo, attigua la Convento.

Profilo biografico

Pierina Vitali (suor Deodata) nasce a Fonteno (Bergamo) il 9 giugno 1938 da Pietro Giovanni e Teresa Bertoletti. Nel 1951 per conoscere meglio l’Istituto delle Suore Orsoline, entra a far parte del gruppo delle giovanissime aspiranti, le “Apostoline”. Nel 1955 inizia il cammino più specifico per la preparazione alla vita religiosa, il Postulato, e il 22 marzo 1956 entra in Noviziato. Emette la prima Professione religiosa il 27 marzo 1958. Nei suo primi anni di religiosa vive in casa generalizia a Bergamo, studiando presso le Canossiane. Conseguito il diploma di Abilitazione Magistrale, comincia ad insegnare nella scuola elementare. Il 29 agosto 1964 conferma la scelta di appartenere totalmente a Dio con la Professione definitiva. Nel 1967 è chiamata dai Superiori a lasciare il territorio bergamasco per insegnare nella scuola elementare San Giuseppe di Terracina. Qui vi rimane per 47 anni, dedita all’insegnamento ma anche alla pastorale parrocchiale, dove offre il suo servizio nella catechesi e nell’animazione della liturgia.

Chi ha condiviso un po’ di anni con lei, ricorda la sua particolare sensibilità nei confronti di chi viveva situazioni di dolore a causa di malattie o altre difficoltà. Si prodigava in ogni modo per portare aiuto e serenità, o per trovare quei giusti accorgimenti in aiuto alla crescita e all’apprendimento degli alunni più bisognosi di attenzione. Spesso, finita la sua giornata scolastica, si recava nella clinica vicina alla scuola, in visita ai malati, cui donava parole amiche e consolazione della fede.

Donna di preghiera, amava la Madonna e stimolava a rivolgersi a lei con fiducia, rendendoLe l’omaggio di visitare i santuari vicini o lontani. Molti i pellegrinaggi a cui partecipava, coinvolgendo anziani e persone amiche. Lei stessa animava la preghiera e si faceva compagna di viaggio, contagiando tutti con il suo fervore.

Giunta a Gandino, in casa madre, le sue condizioni di salute si fecero sempre più precarie. Venuta meno nella capacità comunicativa, crediamo che l’infermità sia divenuta pian piano la sua preghiera, il suo offrirsi a Dio, nel silenzio, come silenziosa è stata la sua partenza da questa terra.

 

Nelle foto, suor Deodata in due momenti significativi: la visita del Vescovo Petrocchi alla scuola di Terracina (2007) e la comunità di Terracina durante una visita di Madre Raffaella Pedrini (2013).