Sabato  14 aprile 2018 suor Delia Ghisleni ha pronunciato il suo “eccomi” definitivo. Era nell’infermeria della casa madre di Gandino. Lunedì alle ore 14.30 i funerali.
Profilo biografico

Giovanna Ghisleni nacque a Villa d’Adda il 10 giugno 1926 da Emilio e Maria Bonacina. All’età di 26 anni, il 7 febbraio 1952, entrò nell’Istituto delle Suore Orsoline di Gandino e il 30 agosto dello stesso anno, insieme ad altre 7 ragazze, iniziò il Noviziato assumendo il nome di suor Delia. Una delle sue compagne, suor Giusta Sorlini, missionaria in Eritrea, ricorda con affetto questo periodo di formazione iniziale in cui lei e altre diciassettenni apprezzavano l’aiuto e l’esempio di suor Delia molto più grande e matura, che insieme a suor Rosetta era per loro, più giovani, un punto di riferimento.
Il 28 agosto 1954 suor Delia emise la prima professione e il 27 agosto 1960 la professione definitiva. Nel frattempo, studente a Roma, aveva conseguito il diploma di infermiera professionale completandolo successivamente con l’Abilitazione alle Funzioni Direttive nell’Assistenza infermieristica.
Nel 1958, fu chiamata a svolgere la sua prima esperienza di infermiera a Savignano sul Rubicone (FO) presso  l’ospedale “S. Colomba”, solo per alcuni mesi, poi a Viserbella di Rimini nella Clinica “Villa Salus” già con l’incarico di Capo sala, dove rimase fino al 1967, anno in cui si presentò la chiamata ad essere missionaria in terra di Argentina.
Suor Delia partì il 29 ottobre 1967; era una delle tre nuove Missionarie che avrebbero assunto l’assistenza e la cura degli ammalati poveri dell’Ospedale civile di Gral San Martin, nel Chaco dove già era presente una comunità di Orsoline. Con lei partirono suor Florida Bonomelli e suor Ada Bonassi, accompagnate da suor Purissima Granelli, rimpatriata per alcuni mesi in Italia. La missione che suor Delia svolse con le altre consorelle fu veramente una testimonianza della compassione di Cristo per i più deboli, espressa attraverso quegli atteggiamenti tipicamente femminili che suor Delia sapeva manifestare: la dolcezza, l’affabilità, l’autorevolezza, la sollecitudine nel rispondere ai bisogni dei fratelli. Molte persone, suore e laici, la ricordano per la sua delicatezza e discrezione, per la sua dedizione alla preghiera, per il suo equilibrio nel gestire ogni situazione.
Suor Delia rientrò in Italia nel 1993 e per alcuni anni, oltre a continuare la sua missione di infermiera svolse anche il servizio di responsabile delle suore: la sua prima destinazione, una volta rimpatriata, fu la comunità dell’ospedale di Gandino, dove rimase fino al 1997. Chiusa la comunità, si trasferì a Casnigo per offrire ancora la sua competenza e assistenza spirituale agli anziani della Casa di Riposo. Nel 2011 giunse il momento di ritirarsi da ogni attività per dedicarsi all’unica parte definita da Gesù stesso, la parte migliore: nella casa madre di Gandino, suor Delia, infatti, ha continuato la sua missione di Orsolina facendo della preghiera la sua vita.

Al Padre la nostra gratitudine per averci donato in suor Delia una madre, una sorella, ma ancor prima una donna innamorata di Lui e della vita. Ora alla sua intercessione affidiamo i nostri cammini sempre bisognosi di ricevere e di donare quella Vita che è Cristo stesso.

Partecipazione delle Sorelle di Argentina
Carissima Madre Raffaella, ci uniamo all´ “eccomi” definitivo di Sr Delia, che ha pronunciato sabato scorso, giorno dedicato a  Maria. Ricordiamo Sr Delia in Argentina, come donna innamorata del Signore e della sua Parola, attraverso il canto liturgico e la fedeltá alla preghiera. La sua passione per la vita fraterna e il generoso servizio ai malati nell´ospedale pubblico dei poveri.
Tante persone esprimono la loro riconoscenza per i gesti generosi ricevuti da lei, sempre attenta e sollecita ai bisogni materiali e spirituali dei poveri provenienti da lontano e in cerca di aiuti.
Si é sempre caratterizzata per la sua preparazione professionale come infermiera e per la sua capacità e sapienza di gestire ogni situazione. Sr Delia ci ha sempre raccontato che gli anni piú belli della sua vita (25 anni) li ha vissuti nel Chaco (Argentina). Ringraziamo Dio per questa presenza autorevole di Sr Delia che ha lasciato nel cuore di tanti fratelli, gesti di misericordia e di compassione.
Ora eleviamo preghiere di suffragio per la sua anima; alla sua intercessione affidiamo le famiglie, i malati, i giovani e le vocazioni di questa delegazione.
Con affetto e riconoscenza, le suore delle delegazione di Argentina. 

Il ricordo di suor Zita e suor Giusta
Sabato 14 aprile 2018, poco prima dei Vespri della terza domenica dopo Pasqua, suor Delia è stata chiamata dal Padre a celebrare la Pasqua eterna. Ha così raggiunto tutte le sorelle  ei malati che ha servito come infermiera, negli anni in cui è stata con noi.
Ha condiviso il suo periodo di formazione, postulato e noviziato, con suor Onorina, suor Rosetta e suor Eletta, già nella luce del Paradiso, e con suor Giusta  e suor Stefanina Semplici ancora “pellegrine” in terra.
Suor Delia si è sempre distinta per maturità e d equilibrio, era come la sorella maggiore, “come la vice-maestra”, afferma suor Giusta. “A noi, più piccole, veniva additata come esempio di preghiera, di poche parole, determinata, dotata di senso di umorismo e di creatività; sapeva sdrammatizzare ogni inconveniente o situazione complicata dicendo: “Via, via, a tutto si rimedia…”
Nei paesi dove è stata la ricordano con piacere particolarmente per il suo modo di accostarsi ai malati, attenta sia alla dimensione fisica che morale e spirituale.
Quando ricevette il mandato di partire come missionaria in Argentina, noi che la conoscevamo da vicino, fummo molto contente per il “regalo” che l’allora madre generale, Madre Dositea, fece a quella terra.
Io, suor Zita, ebbi la fortuna di incontrarla in missione, al Chaco, all’ospedale dei poveri tra i più poveri: era tutto un donarsi…
Quando, dopo qualche anno rientrò in Italia mi disse: “Ho lasciato il cuore ai miei poveri”.
Suor Zita e suor Giusta