Una coincidenza questa domenica solenne?
Mi spiace, preferisco pensare ai doni della Provvidenza che ritmano i passi delle mie giornate e scrivono la cura paterna di Dio per la mia vita.
È l’invito a ricordare e non dimenticare per una vita eterna che è già oggi.

Domenica 14 giugno 1846: al Conventino di Bergamo verso le 19.30, a causa di una polmonite fulminante che in soli tre giorni spezzò la sua robusta fibra, morì don Francesco Della Madonna, zelante sacerdote, vittima di zelo ardente, eroe di carità, come si legge dal Giornale della Provincia di Bergamo.
Una robusta fibra il Fondatore gandinese dell’Istituto delle Suore Orsoline di M. V. I., in occasione della pandemia che aveva colpito Bergamo nel 1835-1836, a rischio della vita, si era prestato per l’assistenza.
Il coraggio di rischiare, o meglio ancora, la coerenza al dono della vita consegnata nelle mani del Signore diviene dono a sorelle e fratelli che si trovano nella necessità, che hanno bisogno di assistenza e di cura.
don Francesco: https://www.gandino.it/persone/don-francesco-della-madonna-sacerdote
Breve sintesi Don Francesco Della Madonna 14 giugno 1846

Domenica 14 giugno 2020, solennità del Corpo e Sangue di Cristo: sono invitata al memoriale, al banchetto di nozze preparato e presieduto dall’Invisibile ospite che, per me e per tutti, è pane vivo, è carne del Figlio dell’uomo.
Sono chiamata ad alimentare la sete della sorgente della vita, sorgente che zampilla e gorgoglia in me, sorgente che chiede ascolto silenzioso e profondo, sorgente da non dimenticare perché ha il sapore dell’amore misericordioso del Signore.
Sgorga dal cuore la supplica per ravvivare in ogni cuore il desiderio di questo Corpo, che è “carne per la vita del mondo” e per custodire la sete della vera bevanda che è il suo sangue, origine di vita eterna.

Oggi, in tempo di pandemia in corso in tutto il mondo, in particolare nella realtà bergamasca, tanti sono coloro che rischiano la vita, la donano per essere cura, per alleviare i dolori, per farsi prossimo. Mi piace ricordare che nel dono la vita si fa più bella e fa cantare:
Vivere la vita con le gioie e coi dolori di ogni giorno, è quello che Dio vuole da te.
Vivere la vita e inabissarti nell’amore è il tuo destino … Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui,
correre con i fratelli tuoi… Scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai.