Il testo della novena di quest’anno, in preparazione alla festa di S. Angela, ci offriva la ricchezza spirituale sia di S. Angela, sia della Venerabile Madre Dositea; mi sono chiesta cosa potessero  offrirci due donne, lontane da noi  per il tempo e la storia nella quale erano coinvolte. Chi le ha motivate per renderle così vicine a noi, per  attirare la nostra attenzione e spronarci alla ricerca del Bello, del Buono, del Vero?
La risposta è una sola: Gesù Cristo!

Sant’Angela esortava: “Io ho questa indubitata e ferma fede, e questa speranza nella infinita bontà divina, che non solo supereremo facilmente tutti i pericoli e le avversità, ma li vinceremo anche con grande gloria e gaudio nostro” (Regola, prologo). Ci lascia la sua profonda esperienza di Gesù: “Signore mio, unica vita e speranza mia…” (Regola 5).

Madre Dositea raccomandava: “Se ‘l’unico necessario’ non è più la volontà di Dio, nella santificazione dell’anima, ci illudiamo di fare qualche cosa di bene. Se la vita nostra interiore ed esteriore non è permeata dal Cristo, se è vuota, è per ciò stesso sterile. […] Potremmo fare rumore, assordare, annoiare, ma non muovere […] Manca l’Amore! (Dagli scritti della Madre alle Superiore).
Nella biografia di Madre Dositea “Cuore in ascolto” si legge “Vero amore” è cercare Gesù, compiacerlo nell’obbedienza, facendogli dono della libertà: è amarlo nel prossimo, lodandolo di ogni sforzo, di ogni buona azione, tacendone o sopportandone le umane miseriole; è perdonare e non ricordare più.”
Queste donne ci aiutano a comprendere come la vita, consegnata e vissuta ‘nel Figlio di Dio’, non sia una vita sprecata, travolta nel buio della storia che, con tutti gli avvenimenti che la caratterizzano, sembra poco attenta a Dio !
Donne innamorate che hanno colto, nella semplicità della vita, che Dio si è coinvolto nella esistenza dell’uomo e della sua storia; si china sulla sofferenza umana e si prende cura di ognuno di noi, suscitando nell’oggi profeti con volti nuovi, con uno stile nuovo di amare e servire, perché è Dio che fa nuove tutte le cose!
Soltanto chi si lascia amare da Dio e si sente avvolto dalla sua compassione, può avere il coraggio di andare oltre i momenti bui della storia, non ‘osserva’ con il suo sguardo, ma si lascia guardare e condurre dalla volontà divina e, con il cuore innamorato dell’Assoluto, non può fare altro che cercare il di più dell’amore.

Sant’Angela nei suoi Ricordi dice: “Sforzatevi di operare solamente mosse dal solo amore di Dio e dal solo zelo per le anime…” (Ricordi, 2,2)

Madre Dositea ci stimola a fare di noi stesse “un’abitazione calda, dove Egli trovi ad ogni ora, luce vivida e fuoco acceso: fede serena e amore ardente: adorazione e lode perenne; preghiera, ringraziamento, espiazione” (Dagli scritti della Madre alle Superiore).

Sant’Angela e Madre Dositea hanno ‘segnato’ la storia della Chiesa e del  nostro Istituto; godiamo ed esultiamo  per averle come Madri!

Abbiamo, come Famiglia religiosa, un patrimonio spirituale ricco, sia per la presenza di cammini di santità, non solo di queste due Madri,  sia per le preziose  testimonianze  rilasciate da membri dell’Istituto e da persone esterne a loro riguardo. Un patrimonio spirituale che attinge all’intuizione carismatica di Sant’Angela: continui Lei ad illuminarci perché  coloro che, bisognosi di una luce, si rivolgono a noi, trovino nell’Orsolina di oggi, colei che lascia trasparire, dal suo volto e dalla  sua esistenza quotidiana, la benevolenza di Dio, la sua vicinanza, la sua tenerezza e compassione.
Accogliamo l’invito di Sant’Angela: “Non vi perdete d’animo… abbiate speranza e ferma fede in Dio: lui vi aiuterà in ogni cosa” (Ricordi, prologo).
Ed ‘insieme’ accogliamo il consiglio di Madre Dositea: “Conoscere Dio, adorarlo, amarlo, lodarlo e farlo conoscere; adorare, amare, lodare: questo è il compito della Congregazione, il compito di ognuna di noi”.

Sant’Angela e Madre Dositea, testimoni dello Spirito, pregate per noi!

Sr M. Estela Aguilera