3 aprile 2023: la comunità delle Suore Orsoline di Via Cassia a Roma è in festa per i 90 anni di presenza nel quartiere Tomba di Nerone. Chi ha ricevuto l’invito può essersi chiesto (come la sottoscritta): perché mai una festa di lunedì e non di domenica, visto che, coincidendo l’anniversario di Giovedì Santo, si è dovuto spostare la data?

La risposta l’ho avuta appena varcata la soglia della scuola: la festa non poteva coinvolgere solo le suore, per quanto l’anniversario si riferisse al loro arrivo nel quartiere, ma doveva estendersi a chi, a distanza di anni, gode ancora della dedizione vissuta dalle prime protagoniste di questa storia educativa, di chi cioè ne sta raccogliendo i frutti: gli alunni con le loro famiglie e gli insegnanti. Certo – mi sono detta – la modalità migliore per raggiungere tutti è stata quella di vivere la felice ricorrenza in un giorno scolastico.
In effetti, incrociandoli sui corridoi, insegnanti ed alunni mostravano visibilmente una certa emozione, per tutti iniziava un giorno speciale, preparato con cura da tempo. I pannelli esposti alle pareti nell’atrio e sulla scala lo testimoniavano chiaramente.
Ad aprire la mostra, che i genitori e quanti avrebbero partecipato alla Messa nel pomeriggio, avrebbero visitato in seguito, frasi ed immagini che raccontavano la storia dell’Istituto, fondato a Gandino il 3 dicembre da Don Francesco Della Madonna, il legame con Sant’Angela Merici, le figure di santità di Madre Gesuina Seghezzi e Madre Dositea Bottani, dichiarata Venerabile dalla Chiesa lo scorso 2021. Pannelli che facevano un po’ da cornice per comprendere meglio chi erano le suore che arrivarono quel lontano 6 aprile 1933 e a quale servizio erano chiamate.

Più avanti, i simboli della missione educativa raccolti dalla tradizione dell’Istituto, simboli che ogni docente ha cercato di personalizzare, scegliendone uno più vicino al suo modo di essere educatore, e di commentare per scritto: una ricchezza condivisa in una modalità inedita, a mio avviso, che è riuscita a contagiare anche gli alunni.
Salendo la scala, infatti, le pareti diventavano sempre più vivaci, a sorreggere cartelloni coloratissimi: gli elaborati della Scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria rappresentanti i simboli citati: il girasole, la conca, la barca, il sole, la collana, l’anello, il cemento, ecc…
Il percorso terminava in palestra che per l’occasione è diventata una sorta di “album di famiglia”. Appesi alle pareti, gruppi di foto dagli anni ‘50 in avanti, donate da famiglie di ex alunni, che attiravano lo sguardo di molte persone, non più “giovani”, suscitando vivaci esclamazioni di gioia ogni qual volta si giungeva al riconoscimento proprio o dei propri compagni di banco!
Sfogliati invece da adolescenti e giovani, i raccoglitori di foto più moderni, in cui ciascuno si ritrovava nelle belle esperienze vissute a scuola, nelle gite, nei campi scuola estivi.
Proprio una bella mostra! …preparata con amore e dedizione da Paola Sperati, che ha curato nei particolari la preparazione e l’esposizione, per la buona riuscita dell’evento.

Ma torniamo alla festa. Per un’occasione così importante è stato invitato il vescovo Mons. Daniele Salera, che dopo aver condiviso il pranzo con persone legate alla missione della scuola a vario titolo, ha presieduto la Santa Messa delle ore 15.00 nella chiesa della Parrocchia Sant’Andrea.
La sua semplicità e freschezza di linguaggio, ha raggiunto subito il cuore di bambini e adulti che, attenti, ascoltavano le sue parole; partendo dal Vangelo del giorno (il gesto dell’unzione di Maria di Betania ) Mons Daniele ha invitato a leggere i sacrifici delle suore che hanno aperto la comunità e dato inizio alla scuola di Via Cassia, come quel profumo di nardo dato in abbondanza. Ciò che rimane è solo l’amore e tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo perché questa storia, iniziata 90 anni fa, continui a portare frutto.
Ha concluso citando quello che, tra i simboli della missione visti alla mostra, e portati come doni all’offertorio, l’aveva colpito maggiormente: gli angeli.
Hanno due ali e ci insegnano due obiettivi da tener presenti: santificare noi e aiutare gli altri a farsi santi.

Ci uniamo alle sorelle della comunità che con questa celebrazione hanno voluto “rendere grazie a Dio per il dono del carisma concesso a Don Francesco Della Madonna ed in lui a tutte le Suore Orsoline di Maria Vergine Immacolata di Gandino” come ha detto suor Adancilla Galliani, nel saluto di inizio. “Grazie a tutte le 120 suore che in questi 90 anni sono passate, grazie a suor Alfonsa, la nostra 90enne presente all’appello del quotidiano impegno dal 1954.

Suor Graziella Cornolti